ANTONIO GRANGER

(Carl Antonio Granger)

Antonio Granger in entrata

nato a: Detroit (USA)

il: 06/06/1976

altezza: 198

ruolo: guardia

numero di maglia: 11

Stagioni alla Virtus: 2001/02

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia.it

 

ECCO GRANGER, BECIROVIC STOP

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 26/04/2002

 

Granger, finalmente. Anche se l'arrivo di Antonio – che avrà la canotta numero 11 che per una ventina d'anni è stata saldamente sulle spalle di Augusto Binelli – coincide con lo stop di Becirovic. Tra i due fatti, l'ingaggio di Granger e l'infortunio dello sloveno, non c'è un rapporto di causa ed effetto. Solo una contusione (al polso destro, escluse fratture) che mette fuori gioco Sani che ieri, in palestra, ha fatto solo terapia. Ma torniamo ad Antonio, rapato a zero con due orecchini, uno per lobo. Domani affronterà Biella, la prossima settimana la Benetton. Ed è proprio dalla Benetton che Granger parte. «Sono pronto per giocare la final four – dice –. Questa, per me, è una grande opportunità». Sotto contratto fino al termine della stagione. Del futuro se ne parlerà. Antonio continua a pensare alla Nba, ma sa pure che un buon finale di stagione, con la canotta Kinder sulle spalle, varrebbe il doppio. «Con Siviglia – insiste – abbiamo perso le ultime partite. Non c'erano più stimoli perché non c'erano più obiettivi. Così ci siamo separati. Dovrò parlare del futuro con il mio agente, non è una questione economica». Ha già parlato con Messina, Antonio: sa quale sarà il suo utilizzo.
«Ci siamo parlati – continua – l'obiettivo, ora, è inserirmi nel gruppo, nella chimica di squadra. Non abbiamo parlato di minuti, questa non è una cosa che mi spaventa. Conosco Bologna perché qua venivo a fare shopping quando giocavo a Rimini. Devo ringraziare Crespi che mi ha aiutato a crescere e migliorare. Ripeto, sono pronto per giocare la final four, adesso vedremo cosa riuscirò a fare sul campo». Messina (in gran forma il coach bianconero) valuta positivamente il nuovo arrivo. «Ci mette al riparo da stanchezza, infortuni e cali di forma. Anche se Antonio deve capire che il suo arrivo non cambierà le abitudini e le priorità di questo gruppo che ha impostato un certo percorso negli ultimi due anni. Granger arriva perché c'è stata l'opportunità di prenderlo. L'importante, ora, è che lui capisca che il suo impiego sarà improntato alla ricerca della qualità, più che alla quantità. Anche perché il suo minutaggio potrebbe essere quello che non aveva soddisfatto Abbio». Già, Abbio, lui e Granger non sono accomunabili. Per esperienza, per ruolo e per indole. Antonio non passa per difensore ma… «Ha lavorato con Bucchi e Crespi – spiega il tecnico della Virtus -, due allenatori che mettono grande attenzione all'aspetto difensivo. Penso che ci potrà dare una mano. Intanto l'aver rinunciato all'accordo per la prossima stagione, e di mettersi in gioco, dà l'idea del suo carattere. Mi fa piacere».

 

PRIMA NOTTE CON GRANGER: LA VIRTUS SCOPRE QUANTO SERVIRA'

di Walter Fuochi - La Repubblica - 27/04/2002

 

Nell'ultima notte tiepida del PalaMalaguti, aspettando che s'arroventi la magia micidiale delle finali, la comparsa di un nuovo uomo nero interrompe l'annoiata routine, dando luce a una partita che, viceversa, ne accenderebbe poca. Avvitata al terzo posto nella stagione regolare, improbabilmente seconda, solo se Siena vincerà a Treviso, la Kinder si farà soprattutto guardare, contro Biella, per quell'Antonio Granger arrivato da Siviglia ad arricchirne il gruppo. Il Bell'Antonio (scontato, in attesa dei sondaggi delle pantere grigie del parterre) segnava venti punti a partita in Spagna e ne fece 34 alla Signora, un anno fa in Coppa Italia (per la stessa Biella); eppure, facendo aggiungere un posto a tavola, fra commensali onorati e pasciuti, solleva già qualche dubbio.
Uno in più, nel basket, non è sempre un'addizione, né la Virtus s'è addizionata di recente granché bene. Bill Edwards, nell'anno degli infortuni '98-99, era buono ma non legò. Darnell Mee, nell'anno delle sbandate '99-2000, era una pippa, pure pavida, dotata solo d'un contratto infimo. Il cosiddetto principe Ambrassa, nell'anno di grazia 2000-2001, diede un'inevitabile mano a far girare una ruota che girava da sola. Ha un bel libretto di lavoro questo Granger, finito a Siviglia l'estate scorsa, dopo liti feroci fra Skipper, Real Madrid ed agente, per averlo da prima punta. Poi, in Andalusia non gli è andato tutto bene, ed eccolo innestato qui, per pochi dollari e tante verifiche. Sul resto, lo sapete, più che su se stesso. Uno in più, per esempio, è stato pure il Charlie Bell arrivato a Treviso un mesetto fa, sugli stessi banchetti del vituperato mercato deregolato. Visto magnifico l'altra sera al PalaDozza, Bell fa ora chiedere chi verrà trombato per fargli posto, tra il russo muto Chikalkin, il bimbo d'oro (e ottone) Nachbar e il bimbo di ferro Stojic. Seguirà dibattito. E seguirà anche qui.
Col senno di prima, se esiste, l'operazione Granger viaggia su una linea di confine di vantaggi e svantaggi sfumati. La Virtus supera la vedovanza Abbio con un tipo che, salendo dalla panca, può portare punti: perfino tanti, in teoria. Le controindicazioni sono che una prima punta, sia pure in squadre secondarie, qui farà il cambio, sia pur di lusso; e soprattutto che il sofisticato congegno della Virtus potrebbe rigettare il trapianto. L'ulteriore argomento è che quel congegno non s'è visto sempre quest'anno, e rischia di non vedersi nei giorni giusti. Il gioco imperniato su Griffith è stato a lungo senza perno, e solo ora si rimette in moto. In più, pure l'addizione di creatività di Becirovic è stata sospesa dal lungo infortunio. L'innesto di Granger non servirebbe in una Virtus che gira, ma può compensare una dipendenza talvolta evidente dai bottini del sorvegliato speciale Ginobili. Infine, potrebbe essere necessario giocare a punteggi più alti, ora che la Kinder è, dietro, meno granitica di un anno fa.
In questo contesto Granger debutta stasera (20.30, diretta ÈTv) in una partita che alla Virtus offre spiragli minimi di secondo posto, zero rischi di mollare il terzo e un solido test al moro, specie se Becirovic giocherà meno per via del polso ammaccato. Stanotte dopo i giochi verrà compilato il tabellone dei play-off, che allinea ora sul cammino bianconero Scavolini e Benetton.

 

 

LA CRESCITA DI GRANGER

di G. Cristofori - Il Resto del Carlino - 18/05/2002

 

Forse stavolta si risolve tutto con una grande paura. La risonanza magnetica effettuata ieri mattina alla rotula dolorante di Sani Becirovic ha dato infatti esito negativo. Un forte contusione ossea la diagnosi e una prognosi che, per adesso, non va oltre le 24 ore di stop. Oggi, dopo un giorno di riposo si effettueranno nuovi controlli ma il peggio, fortunatamente, sembra passato. Per la jellatissima stellina slovena, dunque, i plasyoff scudetto dovrebbero continuare regolarmente forse già a partire dalla trasferta di domani a Pesaro. Tira un sospiro di sollievo Becirovic, visibilmente scosso dopo l'incidente di giovedì sera, e lo tira anche Ettore Messina che ha temuto, dopo Smodis il cui intervento è slittato, di perdere un altro pezzo di squadra. Di gara uno, dunque, resta la parte più importante, cioè la vittoria che permette alla Kinder di mantenere il servizio nell'unica serie in cui sarà avvantaggiata dal fattore campo, e di affrontare garadue avendo trasferito tutta la pressione sulla Scavolini. Non è cosa da poco quando si devono smaltire le scorie di una grande delusione.
Intanto, rivedendo il nastro del match di giovedì sera, sembra evidente che se la Kinder difende come sa difendere, soprattutto su Booker e Middleton, per Pesaro le possibilità di vittoria si riducono parecchio.
Se la gara è rimasta in teorico equilibrio per 35' (ma l'unico pareggio pesarese è stato sullo 0-0) lo si deve solo al fatto che la Kinder ha attaccato spesso in maniera confusa e contratta come capita a chi torna in campo dopo una lunga sosta e lo fa sul parquet dove si è consumata una sconfitta dolorosa come quella di una finale europea. Quando il quintetto di Messina (con quattro piccoli e Griffith a fare da totem) è riuscito a scuotersi di dosso ansie e nervosismo bisogna obiettivamente riconoscere che partita non c'è più stata e che il divario sarebbe aumentato ben oltre il +12 solo che la kinder avesse giocato fino alla sirena.
Che la pressione adesso sia passata in riva all'Adriatico lo conferma anche Antonio Granger: «È stata una vittoria importante — dice — perchè abbiamo mantenuto il servizio. Quanto a me sono soddisfatto della mia partita, degli spazi che mi hanno ritagliato e della mia difesa. Mi sono un po' meravigliato che mi abbiano mandato sulle orme di Booker ma devo abituarmi all'idea che in questa squadra bisogna adeguarsi a tutti i ruoli».
In una giornata di palestra e pesi, solO0 visite e terapia per Ale Frosini che soffre di una contrattura all'adduttore. Un malanno molto doloroso anche se l'ecografia ha dato esito negativo. Ieri Fro non si è allenato e oggi, come per Becirovic, la situazione sarà nuovamente valutata.Ma per rivederlo in campo bisognerà aspettare che il dolore diminuisca.