MATTEO GHIACCI

Ghiacci ai tempi delle giovanili (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Bologna

il: 03/03/1995

altezza: 198

ruolo: ala

numero di maglia:

Stagioni alla Virtus: 2012/132013/14

statistiche individuali del sito di Legabasket

 

 

 

PROFILO

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Nelle stagioni 2012/13 e 2013/14 Matteo Ghiacci viene inserito tre volte nella formazione di prima squadra. Con la Virtus, a livello giovanile, vanta anche il titolo 2012/13 nella categoria under 19.

Matteo Ghicci in riscaldamento

CANESTRI DI GHIACCI

Decisione controcorrente: "Dalle giovanili Virtus al Voltone perché ho scelto lo studio. La V nera mi ha dato tanto, ma ora mi concentro su ingegneria. Ho due gettoni in serie A: esperienza indimenticabile"

di Giacomo Gelati - Il Resto del Carlino - 04/12/2014

 

Matteo ha gli occhi cobalto che ti trafiggono, chissà quante volte li avranno associati al suo cognome. Non di certo alla sua tempra. Già, perché all'anagrafe fa Ghiacci e di mestiere fa canestro. A 19 anni scrive 17,4 punti di media sui referti della serie D e col suo Voltone va volteggiando ai piani alti.

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Approdato al Voltone per volere di Gabriele Giacometti, i cui figli Jacopo e Andrea figurano nel roster, Matteo arriva dai migliori vivai di Bologna.

"Ho giocato in Fortitudo fino al fallimento societario. Quell'estate sono stato preso dalla Virtus dove ho giocato le ultime due stagioni da under 19.  Ho anche fatto due panchine in serie A contro Varese e Siena, un'esperienza indimenticabile".

Qui ha vinto lo scudetto under 19, con lo squadrone di Giordano Consolini che ha lanciato tra gli altri De Ruvo, Pechacek, Landi, Fontecchio, Imbrò e Sabatini.

"La Virtus è un capitolo complicato, in tanti lo definiscono la mia rovina. C'è da dire che mi ha bloccato come giocatore. È stato un biennio duro perché non mi sono riuscito a esprimere come ai tempi della Fortitudo".

Pro e contro? "Il livello era altissimo e come scuola di vita è stata fondamentale. Dal punto di vista della crescita umana ho imparato tanto, ma cestisticamente ho fatto fatica, ho giocato sotto il mio livello".

Dalle preoccupazioni alla certezza del prospero avvenire. "La mia scelta di passare dagli impegni della Virtus alla serie D è legata al fatto che ho deciso di improntare il mio futuro sullo studio, su un'ottima carriera all'università. Al momento sto studiando ingegneria gestionale e sogno un ruolo manageriale in un'azienda".

Nell'azienda del padre, presidente di una società che lavora nel ramo geotecnico o in ambito sportivo?

"Sarebbe interessante anche nel mondo basket, tuttavia sono convinto che sia abbastanza difficile entrarci. C'è poco ricambio, mi sembra un ambiente che va molto a conoscenze".