STAGIONE 1962/63

 

Kucharski, Lombardi, Zuccheri, Dazzi, Pellanera, A. Giomo, Alesini

Borghetti, Calebotta, Rossi, Bonetto

 

Knorr  Bologna

Serie A: 3a classificata su 14 squadre (21-26)

 

FORMAZIONE
Antonio Calebotta (cap.)
Mario Alesini
Justo Bonetto
Giorgio Borghetti
Paolo Dazzi
Augusto Giomo
Gianfranco Lombardi
Corrado Pellanera
Santo Rossi
Ettore Zuccheri
Riserve: Giovanni Dondi Dall'Orologio, Augusto Labanti, Mario Nanetti,  Franco Tesoro 
Solo amichevoli: Lucio Marco Ciamaroni, Enzo Franceschini, Giorgio Lanfranchi
 
Allenatore: Edoardo Kucharski, vice Giuliano Battilani

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

IL FILM DELLA STAGIONE

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Non ci sono più in formazione Canna (il nuovo capitano è Calebotta) e Paolo Conti (andato a Varese), arrivano Augusto Gianni Giomo, Bonetto e Borghetti. C'è anche la novità Knorr, sponsor sulle maglie.

Il campionato inizia con una facile vittoria nella Capitale contro la matricola Ex Alunni Liceo Massimo Roma, 32-74. Per Pellanera 16 punti, 11 di Bonetto, 10 per Augusto Giomo ed Alesini. Non entrato Lombardi.

Nell'esordio casalingo contro la Robur et Fides Prealpi Varese la Virtus si è involata solo nella ripresa, dopo che il primo tempo era terminato 32-26. Per Pellanera 23 punti, 18 di Bonetto. Risultato finale 72-48.

A Pesaro la giovane squadra avversaria ha retto il confronto nel primo tempo, chiuso in favore dei bolognesi, 35-40; nella seconda parte della gara la Virtus ha potuto accumulare un rassicurante vantaggio, 63-78. Lombardi, Pellanera e Bonetto hanno realizzato 16 punti, Zuccheri 14, Calebotta 10, Augusto Giomo 6. Non entrati Rossi, Alesini e Dazzi.

Turno infrasettimanale contro Biella. Un altro successo per i bolognesi, 73-60 (primo tempo 37-28), con 21 punti di Lombardi, 17 di Pellanera e 11 di Bonetto.

Trasferta in Lombardia per affrontare il Simmenthal Milano. Primo tempo in equilibrio, 35-35. All'inizio della ripresa, anche per l'ingresso di un Alesini freddo e legato, il Simmenthal allunga, 51-39. Tornato in panchina Mario, la Virtus è risalita fino al pareggio, 63-63. Nel supplementare, però, Bologna non ha segnato neppure un punto, perdendo così 72-63.

Facile vittoria contro la Stella Azzurra Roma, 87-60. Gara già decisa a fine primo tempo, 49-27. Sei giocatori in doppia cifra: Augusto Giomo e Borghetti 16 punti, Calebotta e Zuccheri 12, Pellanera 11, Alesini 10. Poco sotto Bonetto con 8.

A Livorno una Knorr, in maglia gialla, fortissima in ogni elemento e nel gioco d'assieme, ha chiuso il primo tempo avanti 25-33, poi ha dilagato, vincendo 60-81 con 28 punti di Alesini, 16 di Pellanera, 14 di Giomo e 11 di Zuccheri. Infortunio alla cornea per Calebotta in uno scontro fortuito con l'avversario Orzali.

Contro l'Ignis Varese, davanti a quattromila spettarori, tra i quli il presidente della SEF Virtus on. Elkan e il vicepresidente della Federazione Baratti, la Virtus ha prevalso 56-52. Lex allenatore delle V nere, Vittorio Tracuzzi, ha impostato il gioco dell'Ignis sul pressing, ma questo non ha intimorito i bolognesi, che avevano recuperato Calebotta. Alesini, 14 punti, e Pellanera, 13, i migliori realizzatori della squadra di casa, che è partita contratta, 7-15 al 9', poi si è distesa, passando a condurre per 25-18, prima di chiudere il primo tempo sul 27-22. Nella ripresa Bologna ha controllato le sfuriate avversarie vincendo con merito.

In trasferta contro la Partenope Napoli, la Virtus lascia inizialmente in panchina Giomo, Calebotta e Alesini, schierando Lombardi, Pellanera, Bonetto, Zuccheri e Borghetti. Iniziale equilibrio, 4-4 al 3', 13-13 all'11. Poi si scatenano Pellanera (15 punti) e Lombardi (21) e le V nere volano. Quando entrano Alesini e Calebotta il divario è già importante. Il primo tempo si chiude 32-18. Nella ripresa la Virtus schiera la formazione migliore, ad eccezione di Giomo, e scappa definitivamente, 43-76. In doppia cifra anche Borghetti (10).

Vittoria tranquilla contro il Petrarca Padova. Già in vantaggio 27-18 all'intervallo, le V nere hanno vinto 63-40, con 20 punti di Pellanera, 12 di Alesini e 11 di Lombardi.

A Cantù il primo tempo vede già la Virtus avanti 23-34. Il risultato finale è un rotondo 50-70, con 18 punti di Zuccheri e 13 di Pellanera e Calebotta. Molti bolognesi presenti, nonostante la ripresa in diretta tv della gara.

Un vero e proprio allenamento, dinanzi a circa 1550 spettatori, contro la Lazio, il punteggio finale di 87-39 lo testimonia (primo tempo 37-20. Per Lombardi 20 punti, 17 di Bonetto.

Dopo l'amichevole persa 83-88 contro il Beograd, alla ripresa del campionato netto successo a Treviso, 54-88. V nere già nettamente in vantaggio a metà gara, 25-43. Lombardi con 18 punti e Bonetto con 16 i migliori tra i bianconeri.

Contro l'Ex Alunni Massimo Roma un altro facile successo: 9-0 al 3', 30-12 al 14', a metà gara romani già doppiati, 40-20. Punteggio finale 83-42. Per Alesini e Pellanera 17 punti, poi Bonetto 15, Zuccheri 12, Borghetti 10. Alla vigilia Kucharski aveva fissato un obiettivo: segnare un centinaio di punti senza subirne più di quaranta: difensivamente ci si è quasi arrivati, mentre quota cento è rimasta lontana.

A Varese contro la Robur et Fides Prealpi tradizionale sconfitta in terra varesina. Locali avanti sul 10-8, poi sempre ad inseguire, 33-35 a metà gara, e solo al 37' il pareggio a quota 59. Le uscite di Calebotta per raggiunto limite di falli e di Alesini per una botta ricevuta, ha poi peggiorato la situazione della squadra bolognese che ha avuto un ottimo Zuccheri nel primo tempo (16 punti totali) e un buon Lombardi nel secondo (18 punti alla fine). Finale 70-67.

Contro l'Algor Pesaro altra vittoria agevole. Quintetto Virtus con Giomo, Pellanera, Zuccheri, Bonetto e Borghetti. Ospiti subito sotto, 40-27 al 20', 87-54 alla fine. Nella ripresa sono entrati in gico anche Lombardi e Alesini. Grande protagonista Bonetto, 26 punti, nonostante sia stato tolto poco dopo la metà del secondo tempo. Verso la fine del primo tempo,m sul punteggio di 31-12, Borghetti è stato costretto ad uscire per un'unghiata alla fronte.

Nella trasferta contro la Libertas Biella inizio faticoso per le V nere. Avanti 1-4 al 4', 6-9 all'8', al 13'vedono la squadra di casa ancora a contatto, 12-13. L'entrata in campo di Calebotta spacca la gara, 24-32 al 20'. Ripresa senza storia, 59-79, con 22 punti di Lombardi e 18 di Calebotta.

Contro il Simmenthal, davanti al Bologna calcio quasi al completo, Virtus sotto a metà gara 27-32. Con l'uscita per cinque falli di Pieri al 24' e di Volpato al 27', con Sardagna precauzionalmente in panchina con quattro falli già dal primo tempo, le V nere recuperano, 44-44 al 10'. A questo punto, però, i milanesi riprendono in mano le redini dell'incontro e vincono 57-62. Non bastano ai bianconeri i 16 punti di Pellanera, i 13 di Lombardi, gli 11 di Bonetto e Calebotta.

Trasferta nella Capitale e netta vittoria contro la Stella Azzurra Roma. V nere trascinate dalla positività di Calebotta (16 punti) e dall'intelligenza di Alesini (14). In doppia cifra anche Lombardi (11), Bonetto (10) e Giomo (10). I restanti 7 li ha realizzati Borghetti. Primo tempo equilibrato, solo nel finale Bologna allunga, 22-29. Nella ripresa la Virtus scappa e al sesto minuto è già a più quindici, 30-45. Punteggio finale di 49-68.

Altra vittoria comoda contro Livorno. Migliore in campo Alesini, 26 punti, ben coadiuvato da Lombardi, 16. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato (31-24), nella ripresa la Virtus, con il quintetto Giomo, Zuccheri, Lombardi, Alesini e Calebotta, ha preso il largo con azioni veloci e ha vinto 82-52.

Trasferta contro l'Ignis Varese. La squadra di casa controlla a lungo la gara: alla fine del primo tempo conduce 40-34, al settimo minuto della ripresa 47-42. A questo punto l'allenatore di Varese, l'ex virtussino Tracuzzi, avvicenda Cescutti (29 punti), mentre tra i bolognesi Lombardi (24 punti) si scatena: a due minuti e mezzo la Virtus è a meno due, 70-68, a 53" l'Ignis conduce solo per 74-73. Di Giomo il canestro del pareggio. All'inizio del supplementare Kucharski inserisce Bonetto (15) al posto di Alesini (18) e Varese vince 87-82.

Netto il successo contro la Partenope Napoli, 88-47. Migliore marcatore tra i bolognesi Bonetto con 21 punti, poi Zuccheri 20, Lombardi 15, Pellanera e Borghetti 11.

Bella vittoria in trasferta contro il Petrarca Padova in una partita che la Virtus ha vinto soprattutto grazie al dominio sui rimbalzi. Chiuso in vantaggio il primo tempo per 29 a 39, le V nere hanno conluso la gara superando la squadra veneta per 71 a 78, con 19 punti di Zuccheri, 15 di Alesini, 14 di Lombardi e 10 di Calebotta.

Contro la Fonte Levissima Cantù la Virtus parte fallendo molti tentativi di tiro con il quintetto Giomo, Pellanera, Zuccheri, Bonetto e Borghetti. Solo con l'ingresso di Alesini e Calebotta le V nere sono riuscite a trovare prima il pareggio, poi il vantaggio. Alla fine del primo tempo solo un punto di vantaggio per i bianconeri, 25-24. Nella ripresa implacabile Alesini in area, Pellanera ritrova la mira e Calebotta si rivela ottimo suggeritore, così la Virtus vince 69-61, con 18 punti di Pellanera, 16 di Alesini e 11 di Zuccheri.

Sorprendente sconfitta nella Capitale contro la Lazio Roma per 67 a 61. A parziale scusante dei bolognesi, già in ritardo all'intervallo per 32 a 29, gli infortuni patiti da Giomo, distorsione della caviglia destra al 12' della ripresa e Calebotta. Non bastano i 13 punti di Pellanera, gli 11 di Alesini e i 10 di Calebotta.

Ultima di campionato contro Treviso. Un primo tempo fiacco, chiuso sul 32 a 18 per i bolognesi, una ripresa un po' più vivace che ha portato al risultato finale di 77-42, ma non ha risparmiato i fischi finali alla squadra allenata da Kucharski. Per Bonetto 22 punti, poi Pellanera 16, Zuccheri 14 e Rossi 9. Non è stato impiegato Lombardi, nonostante le richieste a gran voce dei tifosi.

La Virtus conclude il campionato al terzo posto con 21 vittorie in 26 gare, dietro a Simmenthal Milano e Ignis Varese.

Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro

 

Nel 1962/63 c'è un fatto che avrebbe potuto essere rivoluzionario, ma non lo sarà, né nel bene, né nel male. C'è un nuovo abbinamento con la Knorr. E dalle maglie della squadra felsinea scompaiono, per la prima volta le mitiche Vu nere. "All'inizio del campionato i soliti cinquemila che domenicalmente prendono dimora al Palazzo dello Sport sono restati spaesati nel vedere al posto della Vu nera di brillanti tradizioni, una K altrettanto grande nelle dimensioni ma notevolmente più giovane nel prestigio sportivo" scrive su Pallacanestro Luigi Vespignani "Alcuni si saranno rammaricati, altre, per ingenuità avranno urlato il solito "Forza Virtus", restando inascoltati dagli atleti che adesso conoscono solo la nuova ragione sociale "Knorr"; altri avranno ricordato i bei tempi della "Pura" passione sportiva, quando il nome Virtus non aveva abbinamenti commerciali, o quando - più recentemente - gli abbinanti non si azzardavano nemmeno a pensare di buttare nel cestino un vessillo tanto blasonato".

Le ambizioni sono tante. Dal Petrarca Padova è arrivato Giusto Bonetto, un tiratore eccellente che però molti vedono male al fianco di Lombardi. Tant'è che finisce con la Knorr ancora al terzo posto alle spalle sia del Simmenthal che della Ignis. Le sconfitte sono 5, contro le 3 dei varesini, mentre i milanesi vincono tutte e 26 le partite del torneo che da questa stagione vede al via 14 formazioni. I bolognesi segna 1944 punti (55,1 di media), terminando di gran lunga con la miglior difesa. Pellanera, 16° è il miglior marcatore della Knorr con 340 punti (13 di media).

Kucharski, Calebotta, Borghetti, Pellanera, Giomo, Alesini, Rossi, Pasquini

Bonetto, Dazzi, Lombardi, Zuccheri

Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli

 

Maglia gialla e calzoncini verdi in omaggio all'abbinamento Knorr col quale giungono Augusto Giomo, Bonetto e Borghetti. Appannato Lombardi furoreggia Pellanera e si afferma definitivamente Zuccheri. Ma tutto è inutile. L'invincibile Simmenthal trionfa con schiacciante superiorità (26 su 26), l'Ignis è seconda e la Virtus, con un paio dei suoi immancabili passi falsi (dopo il solito travolgente avvio con 13 vittorie su 14 gare), soltanto terza. Ai Mondiali di Rio presenti con Giomo, Lombardi e Pellanera.

KNORR-VIRTUS ABBINAMENTO FATTO

L'annuncio ufficiale del sodalizio bianconero

Stadio - 24/07/1962

 

Dopo un lungo silenzio, che aveva generato disappunto nei tifosi bianconeri e ingiusta euforia negli avversari, la Virtus ha rotto gli indugi. L'abbinamento è stato concluso e ad affiancare economicamente il vecchio e glorioso sodalizio bolognese, sarà una notissima industria per brodi: la Knorr. Coloro (e sono tanti!) che si erano seduti sulle rive del fiume per vedere passare il cadavere della Virtus e per spogliarlo dei suoi brandelli sono andati delusi. La Virtus non scompare dalla scena cestistica, ma si accinge viceversa a recitarvi un ruolo di primaria importanza. I "pezzi"migliori che in troppi volevano asportarle sono ancora là, ben custoditi, decisi a difendere con orgoglio i colori bianconeri. Si è tanto parlato di compromessi a favore di questa o quella società, di milioni e milioni in cambio di un certo giocatore, di automobili spyder piovute come una manna dal cielo, di trasferimenti inevitabili per tamponare la falla economica, di inattività di qualche atleta deciso a passare, spezzando ogni vincolo, ad altro sodalizio; si sono fatti i nomi di imprese commerciali che avrebbero avuto contatti con la Virtus alla caccia d un abbinamento. Se ne sono dette di tutti i colori: alcune vere, altre assolutamente immaginarie.

I dirigenti delle più floride società nazionali si sono aggirati attorno a Bologna in attesa del forfait bianconero per accaparrarsi i giocatori più qualificati. È capitato una volta, a Bologna, pochi anni orsono che una società si sia sciolta lasciando a disposizione alcuni fra i più noti campioni attualmente in attività. Ma questa volta la festa non c'è stata: la Virtus è un sodalizio troppo energicamente radicato e troppo ben diratto per poter commettere simili ingenuità. anche nella dannata ipotesi che avesse cessato l'attività avrebbe ben diversamente amministrato il proprio patrimonio!

la gente che regge il timone virtussino è troppo qualificata perché si possa pensare, anche a semplice titolo di ipotesi, che avrebbe potuto mandare  a monte la squadra. La gestazione è stata lunga, per taluni assillante; m alla fine è nato il nuovo abbinamento, "Pallacanestro Knorr": un nome che imporrà ai giornali titoli di scatola e darà un'impronta determinante alle vicende del campionato di prima serie.

La comunicazione alla stampa è stata data dal Segretario generale della società madre dottor Giorgio Neri, dal dottor Dondi presidente della sezione autonoma pallacanestro e da Baratti vice presidente della Federazione. Hanno presenziato alti dirigenti dell'industria abbinata.

DENOMINAZIONE PUBBLICITARIA MA "CONSIGLIO" VIRTUSSINO

Bologna avrà ancora una squadra fortissima. La società petroniana ha trovato un ottimo punto d'incontro con l'impresa abbinata

di Luigi Vespignani - Stadio - 25/07/1962

 

La Virtus ha risolto gli interrogativi di natura economica che l'assillavano da un anno a questa parte; lo hanno comunicato ufficialmente i suoi dirigenti nel corso di una conferenza stampa, annunciando di essere ottimamente indirizzati anche verso la soluzione dei problemi tecnici. L'abbinamento con la notissima ditta Knorr mentre ha consentito alla Sezione pallacanestro di sopravvivere, permette di risolvere nel migliore dei modi anche le persistenti incertezze di natura tecnica. Diciamo subito quello che i tifosi virtussini attendevano: la squadra non si indebolirà; tutt'altro! Pellanera e Lombardi, che parecchie squadre di prima serie avrebbero voluto a tutti i costi, vestiranno ancora i colori bolognesi. Il dott. Dondi, presidente della sezione e responsabile tecnico della squdra, non si è lasciato sfuggire indiscrezioni: ha comunque assicurato che i due fuoriclasse resteranno ancora alla Virtus. Cambiamenti nell'organico  ce ne saranno senza dubbio, ma tutto avverrà per rafforzare la squadra. Da oggi la "caccia" ai giocatori virtussini è finita: le varie società potranno eventualmente trattare con la "Pallacanestro Knorr"; nessuno s'illuda ormai di ritrovare a Bologna la "mecca" di alcuni anni or sono.

Col prossimo campionato la Virtus gareggerà sotto la denominazione "Pallacanestro Knorr". Il nome Virtus scompare, ma gli accordi che di seguito sintetizziamo tranquillizzeranno subito gli sportivi. Come i lettori ricorderanno noi per primi ci inalberammo, lo scorso anno, in difesa dle nome e del patrimonio della Virtus, quando si rischiò che tutto il patrimonio finisse nelle mani di un'industria abbinata. Questa volta la Virtus non corre pericoli: il "nome" è stato accantonato per far posto alla denominazione pubblicitaria; ma il consiglio direttivo della Sezione è composto esclusivamente di virtussini: Dondi presidente; Neri, Manzini, Poluzzi, Medini, Brunetti, Foschi consiglieri. La signorilità con cui la Knorr ha trattato è palese. Il nome logicamente sarà quello pubblicitario, ma l'amministrazione è la conduzione tecnica saranno esclusivamente virtussine. Le vittorie andranno ad arricchire l'albo d'oro della società bianconera e quando allo scadere dell'abbinamento triennale il contratto si risolverà, la Virtus disporrà ancora per intero del proprio patrimonio. Una sistemazione perfettamente equilibrata: la Knorr si è salvata i diritti pubblicitari (ed ha tutte le ragioni!) la Virtus quelli agonistici e tecnici (ed ha anch'essa i suoi giusti meriti).  Rendiamo atto che la soluzione adottata è quella che maggiormente soddisfa: gli sportivi con i vantaggi che conseguiranno avranno anch'essi la possibilità di ammirare e incoraggiare una squadra in grado di battersi da pari a pari con i più forti avversari.

I dirigenti dell'industria pubblicitaria (dott. Del Ponte Presidente, dott. Accolla direttore generale per l'Italia, dott. Resca, dott. Andrini, signori Bongiovanni, Tonello e Carenzio) e quelli della Virtus hanno trovato un perfetto punto d'incontro destinato ad aprire la via ad importanti successi.

Il 10 agosto la "Pallacanestro Knorr" inizierà al campo Ravone gli allenamenti agli ordini di Kucharski, che sarà coadiuvato da "Fulmine" Battilani. Ancora in sospeso il "caso Sardagna". Mentre sembra che la posizione della Virtus sia attualmente favorita nella nota e spiacevole vertenza, i dirigenti bianconeri, con assoluta signorilità non hanno voluto lasciar trapelare indiscrezioni. Auguriamoci che tutto si risolva nella maniera migliore e che fra Virtus e Simmenthal venga eliminato al più presto ogni dissapore. La cordialità dei rapporti fra le due gloriose società è davvero auspicabile.

 

LA KNORR HA RIPRESO L'ATTIVITÀ

Stadio - 22/09/1962

 

La Knorr Pallacanestro ha iniziato ieri mattina la campo Ravone la preparazione in vista della ripresa dell'attività agonistica. L'allenatore Kucharski ha convocato: Lombardi, Calebotta, Dazzi, Rossi, Zuccheri, Conti, Alesini, Giomo e Pellanera. Per i primi 10-12 giorni la preparazione della squadra seguirà il seguente programma: dalle 9 alle 11 atletica e ginnastica al campo Ravone; dalle 21 alle 23: palleggi e tiro al Palasport.

...

 

VIRTUS - IGNIS 56-52

4 novembre 1962

 

Nino Calebotta aveva un occhio malridotto per una ferita ricevuta nella partita di giovedì; il giorno dopo veniva colpito da un grave lutto familiare. Ma, come il compagno Alesini, anche lui è uno dei pochi rimasti della "vecchia guardia" e non è tipo che si tiri indietro, malgrado tutto, quando la sua squadra ha bisogno di lui. Così, nella partita contro la Ignis, il "gigante" ha davvero giganteggiato, rendendosi utilissimo nella lotta per i rimbalzi. La Virtus deve dunque anche alla sua abnegazione e al suo stoicismo l'importante vittoria che l'ha rimessa immediatamente in lizza per il titolo. La "vecchia guardia" non fa capricci, non si sottrae per nessun motivo al suo dovere. Come Calebotta, come Alesini, superstiti d'una grande epoca del basket azzurro.

Calebotta e Alesini lottano per un rimbalzo sotto gli occhi di Bonetto (foto tratta da Giganti del Basket)

DÉBÂCLE DELLA LIBERTAS A BOLOGNA CON LA KNORR: 82-52

B.F. - Il Telegrafo - 10/03/1963
 
Che squallore! La pallacanestro italiana ha veramente toccato il fondo e quando parliamo di pallacanestro, non intendiamo quei dieci o dodici giocatori che vestono la maglia azzurra - anche se il discorso si estende pure a loro - ma piuttosto il campionato nella sua integrità visto sotto il profilo del gioco, della tecnica, della intelligenza sportiva. Che squallore, ripetiamo, la partita sostenuta dalla Knorr contro la Libertas Livorno!
 
Troppi fattori hanno contribuito a rendere tanto scialba questa prova per riuscire ad individuare il vero colpevole di una situazione del genere, ma un fatto resta: il basket ha perso il mordente e quindi il fascino dei tempi belli, la gente diserta il Palazzo dello Sport, e, quel che è peggio, si annoia fino all'esasperazione nel vedere quei dieci giocatori che senza il minimo buon senso si arrabattano per buttare un pallone dentro le due famose reticelle, e ci riescono di rado! Pensate, per esempio, che ieri dopo ben sei minuti di gioco le due squadre si trovavano su questo punteggio: 4-2 per i padroni di casa.
 
Il discorso sarebbe lungo, giacché si potrebbe osservare che Rubini nelle partite non troppo impegnative favorisce il bel gioco, favorisce i punteggi elevati e quindi fa divertire il pubblico. Questo al pubblico di Bologna è severamente negato sia per gli involuti concetti cestistici di Kucharski, sia per la totale fiacchezza dei giocatori. Abbiamo visto ieri uomini senza vigore, che giocavano senza curarsi di mostrare qualche cosa di piacevole. Il classico "vada come deve andare purché si vinca".
 
Di frequente sono sifolati nell'aria i fischi di quell'esigua platea di intenditori. Infastiditi da tanta riluttanza all'aspetto più concreto del basket. Queste le considerazioni principali sul gioco del primo tempo quando per i colori gialloverdi erano in campo Alesini, Bonetto, Borghetti, Dazzi e Giomo, quest'ultimo con una mano fasciata.
 
Assolutamente nulli Borghetti, Bonetto e Dazzi, ai soli Alesini, sovente impreciso in fase di realizzazione, e Giomo, lucidissimo nell'interpretare il gioco altrui seppur in quella confusione, erano affidate le velleità bolognesi. Si pensi che al termine dei primi venti minuti di gioco il punteggio era il seguente: 31-24 per la Knorr. Le cose mutavano nel secondo tempo, quando entravano in campo Calebotta, Lombardi e Zuccheri: mutava il ritmo, i cesti erano più frequenti, ma restava intatta la povertà tecnica, lo squallore del gioco, sono spiegati in tal modo quegli 82 punti che potrebbero trarre in inganno chi non sia stato presente.
 
Zuccheri ha avuto qualche punto felice, Lombardi ha segnato ma è apparso svogliatissimo, commettendo sovente errori puerili. Discontinuo ma apprezzabile il gioco di Alesini. Calebotta ha lottato, ma non è approdato a qualche espressione di un certo rilievo. Spendiamo due parole per il comportamento degli arbitri Plocher e Illusig che hanno legittimato con un giudizio manchevolissimo un gioco assai duro: troppo duro perché possa essere definito "pallacanestro".
 
 

27 gennaio 1963 Robur et Fides Prealpi Varese - Virtus Knorr Bologna: Ossola in entrata, osservano Calebotta, Alesini, Lombardi e Pellanera