OGNI PARTITA DELLA VIRTUS, VENTI ORE DI COMPITI A CASA
Il Corriere di Bologna - 26/02/2015
Un lavoro di equipe che dura tre settimane, a ciclo continuo, per tutto il campionato. C’è questo dietro le quinte di una squadra di basket, la Virtus in questo caso, prima del risultato finale, ossia la partita della domenica. La preparazione sull’avversario da parte dello staff tecnico parte 20 giorni prima della palla a due. Gli assistenti (Cavicchi, Fedrigo e Largo) studiano le ultime tre partite e poi viene consegnata una relazione al capo allenatore Giorgio Valli, che nel frattempo non è stato con le mani in mano ma ha a sua volta visto le stesse partite.
Rendiamo tutto più contestualizzabile sull’avversario di domenica prossima, Pistoia. Christian Fedrigo comincia il lavoro analizzando, tre settimane prima, quella che oggi è la terzultima partita dei toscani, tracciando giochi offensivi e scelte difensive. Le ultime due gare sono di responsabilità di Daniele Cavicchi, che poi produrrà lo scouting report per Valli (che ha vinto il Toyota Way Award 2015 e sarà premiato il 25 marzo dal socio bianconero Maurizio Mazzieri) il martedì prima della partita (ossia ieri). Il terzo assistente Mattia Largo taglia le clip video individuali da mostrare alla squadra.
Si vive in palestra, sostanzialmente, la preparazione sull’avversario porta via 20 giorni e 20 ore settimanali. Tanti gli aspetti da curare per non farsi trovare impreparati. Si comincia dall’attacco, analizzando tutti gli schemi dell’avversario, quante volte venga utilizzato un determinato gioco e con quale efficacia o variazioni, per poi passare ai punti di forza partendo da quanto utilizzino il contropiede, la transizione, l’ingresso nei giochi dal pick and roll e come vengano sfruttati i giocatori chiave. Poi l’attacco alla zona: la Virtus la utilizza spesso, vedere come un avversario la affronta è importante. Si studiano le tendenze, sia in attacco sia in difesa. Come una squadra difenda il contropiede e il bilanciamento nei rientri è utile per capire se attaccarli nei primi secondi dell’azione può essere produttivo.
Poi si analizzano le situazioni classiche a metà campo, la difesa sul pick and roll, sulle uscite dai blocchi, sul post basso e le eventuali difese speciali. L’ultimo aspetto riguarda lo studio dei giocatori, le tendenze e i movimenti preferiti. Il tutto viene raccolto in una relazione dettagliata che Cavicchi consegna a Valli. Le statistiche più significative dei giocatori, i giochi più utilizzati divisi per obiettivi, le rimesse, poi le considerazioni e le note, i suggerimenti sorti dall’analisi video delle tre partite prese in considerazione e da quella del girone d’andata. Ai giocatori viene condensato tutto per fornire le informazioni base, il report lo ricevono durante la sessione video del venerdì, con le statistiche degli avversari, le caratteristiche principali, i giochi più utilizzati e un «focus» sulle varie tendenze di chi si troveranno di fronte. La sessione video mostra un quarto intero di una partita, con le scelte offensive e difensive abituali, mentre la domenica mattina tocca alle clip individuali a poche ore dalla palla a due, assieme a una sessione di tiro. Un’ultima infarinatura teorica, poi toccherà ai giocatori metterci il tocco finale per convertire questo lungo lavoro in due punti.