STAGIONE 1942/43

 

Calza, Vannini, Foschi, Bersani, Marinelli

Garbellini, Bocciai, Rapini (foto tratta dal libro "Il mito della "V" nera")

 

Virtus Bologna Sportiva

Serie A: 2a classificata su 11 squadre (17-20)

 

FORMAZIONE
Venzo Vannini (cap.)
Gianfranco Bersani
Albino Bocciai
Marino Calza
Renzo Garbellini
Gelsomino Girotti
Giancarlo Marinelli
Cafiero Perrella
Luigi Rapini
Ris.: Sergio Ferriani, Luciano Mastrigli, Mario Suttini
Solo amichevoli: Renzo RanuzziMario Novelli (in prestito dall'Ilva Trieste)
 
Accompagnatore cambista: Guido Foschi

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

 

LA VIRTUS BOLOGNA SPORTIVA

capolista del massimo campionato maschile di pallacanestro

La Gazzetta dello Sport - 31/01/1943

 

È quest'anno il turno della squadra felsinea per l'aggiudicazione dello scudetto? Dopo essersi liberata nelle prime giornate del torneo delle più temibili avversarie, la Virtus Bologna Sportiva si è messa al comando della classifica e malgrado di diversi tentativi di sbalzarla dalla "prima poltrona" è sempre rimasta al suo posto con autorità. Primo posto meritato perché i ragazzi capitanati da Marineli e da Vannini hanno sinora gareggiato con impegno mostrando di avere ottim numeri per aspirare al titolo dell' Anno XXI.

 

19 GIORNATE IN TESTA

tratto da "Il Mito della V Nera" 1871-1971 di A. Baraldi e R. Lemmi Gigli

 

L'arrivo di Albino Bocciai, uno degli assi della Ginnastica Triestina e della Nazionale, che ha avuto il trasferimento militare in Emilia, offre alla Virtus l'occasione per irrobustire notevolmente la propria squadra. Purtroppo però Bocciai non riesce a fare tutte le partite, anzi ne fa meno della metà. Tuttavia nella sua nuova inquadratura imperniata sul sestetto Vannini, Bersani, Marinelli, Rapini, Calza, Garbellini, integrato prima da Bocciai, poi da Girotti, talvolta da Perella (anche Ferriani, Mastrigli e Suttini fanno qua e là da settimo), nella nuova inquadratura dicevamo, la Virtus riesce subito ad esprimersi con una notevole continuità di rendimento. La Santa Lucia esulta per i 60 punti, un bottino... astronomico a quel tempo (25 sono di Bocciai), inflitti al Pavia. Poi la squadra va ad espugnare la roccaforte del Borletti (26-25) e quella della Ginn. Triestina (29-28). La domenica dopo scende a Bologna la Reyer. Se la Virtus ce la fa, si dice, lo scudetto è suo. Vince invece la Reyer 22-19, tuttavia alla Virtus che si rifà prontamente battendo in un'altra partita da cardiopalmo la Bruno Mussolini (16-15) rimangono buone speranze e due punti di vantaggio alla fine del girone d'andata.

Per Guido Foschi e i suoi ragazzi comincia il conto alla rovescia. Il vantaggio resiste intatto fino alla partita di Roma che la Virtus, senza più Bocciai, perde 25-21.

A una giornata dalla fine c'è ancora un punticino di margine, ma l'incontro conclusivo è proprio quello di Venezia e nonostante lo spirito indomito di Vannini e C. è la Reyer che la spunta nuovamente per 28-24. Così la Virtus, dopo 19 giornate di corsa in testa, viene bruciata praticamente sul filo di lana. Un altro boccone amaro da mandar giù. Le andrà meglio in futuro. Intanto la squadra reagisce andando a Roma a vincere contro la Bruno Mussolini (32-31) nella prima giornata della Coppa Ezio Varisco cui partecipano le prime quattro del campionato. Senonché a causa della posizione irregolare del triestino Novelli (dell'Ilva) che i bolognesi hanno immesso nelle loro fila, la vittoria d'apertura si trasforma in uno 0-2 a tavolino e ciò toglie molto mordente al gioco della Virtus che poi cede a Reyer (36-33) e Triestina (36-27).

Non ha fortuna neppure la seconda squadra (con Vignoli, Ferriani, Mastrigli, Ranuzzi, Raoul Rapini, Zucchini, Dal Monte e Boccardi) che in Coppa Bruno Mussolini si vede annullare la vittoria decisiva di Alessandria sul Dop. Saves (nella ripetizioni vincono i padroni id casa) con relativa esclusione dalle finali di Roma. Intanto alla Leva Primi Cesti si vede all'opera una Virtus ragazzi che inquadra Costantino Michelini, il povero Luciano Martini, i fratelli Giuseppe e Gabriele Zuffo e la coppia Carlo Muci - Giorgio Bongiovanni destinata poi a diventare famosa nel Gira.

 

MONFALCONE-VIRTUS 17-18 (10-14)

Il Piccolo di Trieste - 11/01/1943
 
Siamo ben lungi al voler fare i critici di parte interessata, perché casalinga, quando in forma decisamente lapidaria affermiamo che la squadra che comanda la classifica e che oggi più che mai ha posto la sua più sicura candidatura allo scudetto, la compagine che contro i monfalconesi ha schierato ben quattro "nazionali", ha strappato i due preziosi punti proprio per il rotto della cuffia, cioè per il minimo punteggio. Successo dovuto più che all'abilità degli ospiti, alla imprecisione dei monfalconesi nel lancio dei tiri liberi, perché ben dodici di questi mandarono a vuoto i padroni di casa. Nel complesso, la partita è stata quanto mai avvincente, emozionante nella ripresa quando i "cantierini" sferrarono un "serrate" che i bolognesi accusarono in pieno, non solo perché si videro quasi raggiunti col punteggio - quello finale di 18 a 17 a cinque minuti dalla fine - ma anche perché tradivano visibilmente la stanchezza. Allora, con accorta manovra ostruzionistica di attesa, gioco da fermi, senza lanci, si rifornirono di fiato per resistere alla pressione avversaria. E la fortuna volle assistere i bolognesi, che videro uscire dal canestro due palloni, di Cepach e Fagarazzi, quando i punti sembravano già segnati.
 
Anche nella immeritata sconfitta i "cantierini" vanno elogiati in blocco (erano assenti Pellizzaro e Gropazzi); hanno gareggiato col cuore in gola contro un avversario dal nome altisonante, obbligandolo a ricorrere a tutti i segreti della classe per non essere travolto. In apertura di gara, i monfalconesi si lanciarono d'impeto in cerca del canestro avversario per ottenere quattro punti contro zero degli emiliani. Dopo dieci minuti di gioco, si aveva un forte risveglio degli ospiti, i quali, dopo aver raggiunto il pareggio, doppiavano l'avversario. E qui la prestanza fisica ingigantiva la classe dei bolognesi, i quali potevano chiudere il primo tempo in buon vantaggio. La ripresa avevo lo stesso tono della seconda parte del primo tempo, e ciò per la durata di dieci minuti. Poi erano i locali a comandare in campo, senza però riuscire a conseguire quel successo che avrebbe premiato la squadra più degna per l'andamento delle cose in campo, anche se meno classica.
 

VIRTUS - GIORDANA 48-17

Il Lavoro di Genova - 15/02/1943
 
La Polisportiva Giordana, pur impegnandosi volenterosamente, non ha potuto ostacolare gran che la squadra capolista già in vantaggio per 19 a 4. Nella ripresa, la fisionomia non cambiava, anzi consolidava la supremazia dei bolognesi.
 

VITTORIO GASSMAN DEL PARIOLI RICORDA QUANDO ARRIVÒ DIETRO LA VIRTUS

di Vittorio Gassman

 

Ricordo che migliorammo di anno in anno, dall’ottavo posto del ’39 al terzo del ’41 e al secondo posto del ’42 e al terzo del ’43, quando fummo preceduti da Reyer Venezia e Virtus Bologna.