STAGIONE 1965/66

 

Cosmelli, A. Giomo, Lombardi, Borghetti, Calebotta, Werner, Bonetto, Zuccheri, Pellanera, Gi. Dondi Dall'Orologio

 

Candy  Bologna

Serie A: 4a classificata su 12 squadre (15-22)

 

FORMAZIONE
Antonio Calebotta (cap.)
Justo Bonetto
Giorgio Borghetti
Massimo Cosmelli
Giovanni Dondi Dall'Orologio
Augusto Giomo
Gianfranco Lombardi
Corrado Pellanera
Terry Dale Werner
Ettore Zuccheri
Riserve: Giuseppe Chili
Solo amichevoli: Lucio Marco Ciamaroni, Piero Girolami. Adolfo MarisiMario Nanetti, Paolo Orlandini, Roberto RaffaeleSanto Rossi, Franco Tesoro, Roberto Valenti, Giuliano Cepar (in prestito dalla Partenope Napoli)
 
Allenatore: Mario Alesini

 

Partite della stagione

Statistiche individuali della stagione

Giovanili

Tratto da "Virtus - Cinquant'anni di basket" di Tullio Lauro

 

Mezza rivoluzione nel 1965/66. Le squadre tornano ad essere 12 invece di 14. La Virtus si sposa con la Candy e presenta la novità Massimo Cosmelli che per 5 anni sarà uno dei punti forza della formazione. Lo scudetto viene assegnato, dopo uno spareggio vinto dall'Ignis (74-59), a tavolino al Simmenthal per la posizione irregolare di Tony Gennari italianizzato all'ultimo momento e mai sceso in campo in campionato. è l'anno, finalmente, della riapertura delle frontiere e alla Virtus Candy del presidente Zambonelli approda il pivot ottimo combattente, Dale Werner, ma le altre società trovano anche di meglio, o hanno più fortuna: al Simmenthal c'è Thoren, all'Ignis Kimball e al Petrarca Padova c'è Doug Moe che con i suoi canestri e la sua classe cristallina porterà la sua squadra (con Nikolic in panchina) ad un clamoroso terzo posto davanti alla Candy. I bolognesi terminano il campionato con 15 vittorie e7 sconfitte, 1788 punti segnati (81,3 di media) e 1627 punti subiti (73,9 di media). Nella classifica marcatori troviamo Lombardi secondo italiano dietro Vianello, inseriti al 4° e 5° posto dopo Meo, Isaac e Djuric. il Dado ha al suo attivo 456 punti (20,7 di media).

Ma il 1966 è un anno importante per il basket italiano anche per un altro motivo: per la prima volta un club italiano vince la Coppa Europa. Non è la Virtus d'accordo, ma la Virtus e i suoi tifosi un pochino c'entrano anche loro e vi spieghiamo il perché. Il 1 aprile di quell'anno le Due Torri ospitano la finale della Coppa dei Campioni: in campo da una parte lo Slavia Praga di Zidek, una delle più forti formazioni di quegli anni, dall'altra parte il Simmenthal di Rubini, i rivali di sempre con i vecchi Pieri, Riminucci, Vianello e i giovani Masini, Iellini e gli americani Thoren e Bill Bradley. Il Simmenthal vince quella Coppa e alla fine Rubini e i giocatori non possono fare a meno di ringraziare gli sportivi bolognesi che stringendosi come acciughe avevano fatto posto a 2000 milanesi e li avevano ammutoliti quando, prima timidamente poi sempre più convinti, si erano sovrapposti a loro nel ritmato coro di Simmenthal-Simmenthal. Nemmeno a Milano il tifo avrebbe potuto essere così corale e sentito. Non è retorica: chi scrive venne, ragazzino, da Milano a Bologna e non credeva ai propri occhi ed alle proprie orecchie.

Un momento di buonumore con Werner, Pellanera, Alesini e Zuccheri.

 

Tratto da "100MILA CANESTRI - Storia statistica della Virtus Pallacanestro" di Renato Lemmi Gigli

 

Inizia il quadriennio Candy (magliette azzurre, calzoncini rossi) con la novità Cosmelli mentre la riapertura allo straniero porta alla Virtus il pivot americano Terry Werner. Nonostante la sconfitta interna col Petrarca, situazione fluida a metà campionato, poi una grande vittoria sul Simmenthal riaccende le speranze. Ma la squadra ricade subito a Cantù, perde Zuccheri per infortunio e così se ne va anche il 3° posto.

 

TROFEO LOVARI DI LUCCA

tratto da Pallacanestro (mensile di Padova) - 09/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Candy Bologna (ex-Knorr) e Universitari Lucca aprono la manifestazione. I bolognesi s'impongono con facilità, anche se gli Universitari sono rinforzati da Masini, Granucci e Orzali. Positiva la prova dell'americano Werner, il nuovo straniero del Candy, soddisfacente quella dei grossi calibri bolognesi.

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Candy - Universitari Lucca 70-38 (37-16)

Candy: Calebotta 3; Alesini 2; Lombardi 11; Tesoro 2; Werner 20; Pellanera 4; Zuccheri 7; Bonetto 10; Borghetti 11; Giomo.

Lucca: Orzali 8, Granucci 16, Masini 6, Rosellini 1; Barzanti 5; Bertolucci 2; Favilli, Baldacchi, Scaraffoni, Dingarrà.

Arbitri: Fabbri e Bianchi.

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Scontro conclusivo e sorpresa nel risultato: il Petrarca ha ragione di un Candy sfocato, fuori fase, in cui Werner è letteralmente "cancellato" da Moe.

Il neopetrarchino domina la scena con una potenza eccezionale, con una precisione nel tiro da far sbalordire, con una onnipresenza in difesa da mettere fuori causa addirittura Lombardi. A fianco dell'americano si distinguono il bravo Toniolo e Varotto. Per Alesini, invece, consiglieremmo una revisione salutare della squadra e dei suoi schemi di gioco.

Petrarca - Candy 56-55 (25-37)

Petrarca: Tonzig 2; Stefanelli 4; Toniolo 11; Moe 30; Varotto 8; Schiavon 1; Benedetti, Pizzati, Fantin I, Pallotta.

Candy: Calebotta 8; Lombardi 9; Werner 2; Pellanera 4; Zuccheri 8; Giomo 12; Bonetto 6; Borghetti 6; Tesoro, Alesini.

Arbitri: Sussi e Fabbri.

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CANDY IN RODAGGIO BATTUTA DALLO SPARTAK

tratto da La Gazzetta dello Sport - 28/09/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Spartak Brno - Candy 65-58 (31-26)

Spartak Brno: Dubs 2, Vlk 2, Bobrowsky Z. 8, Pokorny 4, Konvicka, Konekny 4, Jambor 12, Bobrowsky J. 25, Pistelak 8, Mierny, Krayicek.

Candy: Giomo 2, Pellanera 10, Lombardi 5, Zuccheri 10, Werner 21, Dondi, Borghetti, Calebotta, Bonetto 8, Cosmelli 2.

Arbitri: Costa e Degli Esposti di Bologna.

Note - Tiri liberi realizzati: Spartak 11 su 16; Candy 20 su 28.

Usciti per 5 falli: Pistelak al 3' e Bobrowsky Z. al 10' del p.t.

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Bologna, 27. - Apertura in tono minore al palasport. Lo Spartak, reduce dalle fatiche varesine, si è visto solo a sprazzi e per quel poco che l'arbitraggio locale (veramente inadeguato ad un incontro ad alto livello) gli ha consentito.

La Candy dal canto suo è ancora in rodaggio e più che un'accentuata combattività - che è valsa comunque a contenere in termini onorevolissimi il punteggio - (e nella seconda parte per qualche attimo è stata anche in vantaggio 46-45) - non è stata in grado di offrire.

Werner molto atteso alla prova non è interamente dispiaciuto (grinta, elevazione, un discreto uncino) e comunque è stato nettamente il migliore dei bolognesi assieme a Pellanera e Zuccheri.

Gli altri sono ancora in ritardo di forma, specialmente Lombardi, completamente fuori condizione (non ha segnato neppure un canestro!).

Pochissimo impiegato Cosmelli solo da pochi giorni incorporato nella nuova squadra.

LA SCONFITTA DELL'ALCISA ANIMA LA COPPA EMILIA

Oggi secondo turno a Piacenza

tratto da La Gazzetta dello Sport - 02/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Ferrara, 1. - La Candy e la Fortitudo, battendo rispettivamente la Fides e l'Alcisa si sono imposte nel primo turno di finale della Coppa Emilia. La Candy, come era nelle logiche previsioni, ha vinto con un largo margine di punti, ma pur tuttavia ha mostrato di essere ancora lontana dalla migliore condizione. Grande impressione hanno destato Cosmelli e Pellanera. Deludente l'americano Werner.

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Candy - Fides 83-60 (50-27)

Candy: Giomo 4, Pellanera 8, Lombardi 17, Zuccheri 5, Werner 2, Dondi, Borghetti 1, Calebotta 8, Bonetto 18, Cosmelli 20.

Fides: Lebboroni 4, Magnoni P. 17, Nannucci 18, Testoni 4, Caselli 8, Galvani e Magnoni F. 2, Corradi 4, Accorsi e Marinozzi 3.

Arbitri: Mariani e Saltarelli.

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Oggi a Piacenza

Piacenza 1. - Al Palazzo dello Sport avrà luogo domani la seconda giornata delle finali della Coppa Emilia maschile, secondo il seguente programma:

Ore 20,30: Alcisa-Fides; ore 22: Candy Fortitudo.

La terza ed ultima giornata, come noto, avrà luogo a Bologna il 5 ottobre.

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COPPA EMILIA: CANDY AL COMANDO

tratto da La Gazzetta dello Sport - 03/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Piacenza 2. - La Candy è sola in testa alla classifica della Coppa Emilia. A Piacenza ha offerto uno spettacolo eccezionale raccogliendo grandi applausi e sfiorando i 100 punti. Il merito va attribuito a Lombardi, Cosmelli, Calebotta e Pellanera. La Fortitudo ha retto bene per lunghi tratti, mostrando un ottimo Nardi, ma nulla si poteva contro la Candy strepitosa di questa serata altamente apprezzata dagli appassionati locali.

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La Coppa Emilia si concluderà al Palasport di Bologna martedì 5 ottobre.

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Candy-Fortitudo 97-67 (39-29)

Candy: Giomo 2, Pellanera 10, Lombardi 13, Zuccheri 16, Werner 8, Dondi, Borghetti 8, Calebotta 8, Bonetto 13, Cosmelli 19.

Fortitudo: Orsi 3, Bergonzoni 10, Samoggia 8, Gessi 4, Mezzadri 4, Angelini L. 4, Nardi 24, Solferini, Fregnan, Angelini P. 10.

Arbitri: Tucci e Taddei.

 

 

 

LA COPPA EMILIA È DELLA CANDY

Conclusione ieri a Bologna

di Renato Lemmi Gigli - La Gazzetta dello Sport - 06/10/1965 (articolo fornito da Lamberto Bertozzi)

 

Girone dal 1° al 4° posto

Candy-Alcisa 89-80 (43-44)

Candy: Giomo, Pellanera, Lombardi 29, Zuccheri 14, Werner 15, Dondi, Borghetti, Calebotta 4, Bonetto 7, Cosmelli 10.

Alcisa: Bruni O. 4, Bruni L. 6, Ajtnik 2, Sardagna 21, Fiorini 2, Hill 30, Conti 13, Granucci 2, Terzi, Paganini.

Arbitri: Mariani e Valenti di Bologna.

Note - Tiri liberi: Candy 11 su 22; Alcisa 12 su 20.

Nessun uscito per 5 falli.

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Bologna, 5 ottobre

Un grande match tra Candy e Alcisa - secondo scontro a fuoco della stagione tra le due elette del basket bolognese - ha concluso degnamente la I Coppa Emilia, che Lombardi e compagni si sono aggiudicati secondo il pronostico, superando di forza anche l'ultimo ostacolo.

Va detto però che l'Alcisa ha tenuto stupendamente testa alla rivale, soprattutto nel primo tempo, col suo magnifico Hill, il cui esordio al Palazzo ha fatto sensazione. In questa prima parte il negro (scatto, elevazione, rimbalzi e tiri in sospensione) è stato un autentico spettacolo e le sue prodezze hanno consentito all'Alcisa di condurre lungamente in vantaggio.

Nel ritmo d battaglia, la Candy comunque ha ritrovato la grinta e lo slancio dei giorni migliori. E dopo aver tallonato nel primo tempo l'antagonista con le micidiali raffiche di Lombardi, nella ripresa è venuta fuori di prepotenza (59-52 al 5', 66-55 a metà tempo), imponendo il suo solido impianto di gioco e il peso delle maggiori individualità: Zuccheri, Pellanera, Cosmelli, mentre anche Calebotta, subentrato a un Werner dall'alterno rendimento, ha dato un considerevole apporto alla difesa come all'attacco.

In questa seconda parte l'Alcisa, stanco Hill, ha ceduto sul piano del ritmo e anche il suo gioco ha accusato qualche smagliatura. Sardagna e Otello Bruni sono tuttavia emersi, consentendo alla squadra un onorevolissimo risultato finale.

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La Classifica

  1. Candy             3          3          0          271      207      6
  2. Fortitudo         3          2          1          211      215      4
  3. Alcisa              3          1          2          242      242      2
  4. Fides               3          0          3          180      240      0

 

Lombardi marcato da Hill in Virtus - Sant'Agostino Alcisa, dietro Sardagna

VIA ALL'ETA' ROSSOAZZURRA

 

Il campionato 1965-66 incomincia con una mezza rivoluzione, in casa Virtus. Innanzitutto, la novità americana: si sono riaperte le frontiere e dagli States arriva Terry Dale Werner, pivottone ventitreenne. Raddoppiata la componente livornese della squadra, con Massimo Cosmelli che raggiunge “Dado” Lombardi, la Virtus spera di ripetere (o migliorare) il terzo posto delle passate stagioni. Al termine dell’annata, invece, sarà scesa di un gradino, sopravanzata dal Petrarca Padova. Dicevamo delle novità: l’abbinamento Candy porta in dote anche colorate divise rossoazzurre, ultimo “tradimento” della Virtus, prima del definitivo ritorno al bianco e nero. La stagione, come detto, è interlocutoria: Simmenthal e Ignis sono un gradino più in alto rispetto alla concorrenza e la già citata Padova può avvalersi dei meravigliosi servigi di Doug Moe. La Candy, allenata da Mario “Cranio” Alesini, con Battilani d.t., colleziona 15 vittorie e 7 sconfitte, con 81,3 punti segnati di media partita e 73,9 subiti. “Dado” Lombardi arriva quinto nella classifica marcatori, preceduto da Moe, Isaac (proprio lui, l’attuale coach della Sidis Reggio Emilia), Djuric e Vianello.

 

ALESINI TUTTO-FATTI

di Aldo Giordani - Giganti del Basket - Marzo 1968

 

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A Bologna gli affidarono la Candy, ma non pochi degli atleti - coi quali aveva giocato - in campo non gli davano retta, e pretendevano di giocare a modo loro. Così ottennero il formidabile risultato di far sembrare un... "bidone" quell'asso che è Ted Werner. A Werner, il buon Mario aveva creduto subito. "Certo - diceva - un pivot, per farlo rendere, bisogna dargli la palla". Werner, nella Candy di allora, di palle ne vedeva poche. E fu un'annata deludente. Come spesso avviene. le nubi si addensarono su coloro che avevano meno colpe. E Alesini, quando da Pesaro gli fecero delle proposte, non si fece pregare due volte. Ma - per dimostrare che lui aveva visto giusto - volle portare con sé l'allora discusso e invece ottimo Ted. I fatti gli hanno dato ragione. Werner e il Pesaro di Alesini hanno disputato l'anno scorso un eccellente campionato.

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