MARCEL STARKS

(Marcelous Starkos)

Una rara immagine di Starks in maglia Knorr

nato a: Chicago (USA)

il: 14/11/1952

altezza: 204

ruolo: centro

numero di maglia: -

Stagioni alla Virtus: 1988/89

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

palmares individuale in Virtus: 1 Coppe Italia

 

LA PAGINA DEL CAMPIONE

Superbasket - 14/05/1987

 

Marcellus Starks è nato a Chicago il 14 novembre 1952, è alto 2.05 e gioca pivot. Dopo la carriera universitaria alla Murray State University, ha varcato l'oceano per la prima volta accettando le offerte dell'Antibes. Ma, nel 1978, è già della Mer cury Bologna con cui vivrà quattro anni di intense soddisfazioni. Esordisce con 14 rimbalzi e 17 punti di media partita anche se la squadra finisce in A2, campionato nel quale, la stagione successiva, spopola producendosi nella sua annata statisticamente migliore: 23 punti, 17 rimbalzi di media con una percentuale di realizzazione del 67,2% (mai, in Italia, è sceso sotto il 60%). Dopo un altro buon anno in Al, targato I&B (23 punti, 14,6 rimbalzi di media partita), porta la Fortitudo diventata Latte Sole ai playoffs mantenendo praticamente identiche le sue medie ma migliorando la percentuale di tiro. Un giocatore così fa gola a molti: finisce in Spagna, al Barcelona col quale vince il titolo iberico viaggiando alla straordinaria percentuale del 70% al tiro con 21 punti e 10 rimbalzi a gara. Confermatissimo dai blau-grana, riduce le sue cifre personali portando, comunque, il Barca alla finale di Coppa dei Campioni persa, di un soffio, con il Bancoroma. Mangano, approdato a Treviso, lo vuole per il suo Benetton: inizia bene la stagione '84-85 (20 punti, 12 rimbalzi col 65% al tiro) ma dopo dieci giornate si infortuna gravemente e deve essere sostituito. L'anno successivo torna in Francia, al Monaco, dove non incanta (17 punti, 64,5%, 11 rimbalzi) e all'inizio dell' ultima stagione lo ritroviamo in Spagna, al Clesa, dove però nel gioco “tutto guardie” delle furie rosse si trova malissimo: viene tagliato e di lui si ricorda Arnaldo Taurisano alle prese con i malanni di Russel Cross. Con l'Alfasprint debutta all'undicesima giornata e la sua esperienza risulta decisiva per la promozione dei napoletani: 19 punti, 11,2 rimbalzi col 67% al tiro nella regular season e degli ottimi playouts l'hanno confermato uno dei migliori centri in Italia, anche, se non soprattutto, in difesa. Nel nostro campionato ha disputato 157 partite realizzando complessivamente 3.381 punti.

 

STARKS ALLA KNORR BOLOGNA

La Repubblica – 12/01/1989

 

La Knorr Bologna ha ingaggiato, in sostituzione dell' infortunato Clemon Johnson, Marcellous Starks, nato a Chicago 37 anni fa, pivot, alto metri 2,05. Il giocatore è già arrivato a Bologna. In Italia ha già disputato 4 campionati con la Fortitudo, la storica avversaria della Virtus, poi uno in Spagna e di nuovo in Italia a Treviso e a Napoli. L'ultimo, nella stagione 1987-88, è stato con la pallacanestro Pavia. A Bologna è stato in passato un idolo dei tifosi. è giocatore non molto spettacolare, ma redditizio in attacco e difesa.

 

LA VIRTUS GIOCA A "RUBABANDIERA"

di Lorenzo Sani - Il Resto del Carlino

 

Non diventerà magari una disciplina olimpica, di certo però  lo sport del "rubabandiera" è entrato di prepotenza nell'oceano della palla a spicchi. Ieri pomeriggio, alle 16:40 spaccate, nella sede della Knorr di via Cervellati, Marcellous Starks ha firmato. Cinquantamila dollari lordo per sostituire un mese e mezzo o forse due Clemon Johnson, ed aprire un'altra parentesi bolognese dopo essere stato per quattro anni il primo punto di riferimento nel cuore dei tifosi Fortitudo. Starks avrà la maglia numero 18. Una maglia bianconera.

"Marcellone" alla Virtus, se gliel'avessero raccontato...

Non ci avrei creduto nemmeno io. Lo dico in tutta sincerità. Capisco che la gente possa essersi meravigliata - dice Marcellous nella prima intervista di questa sua nuova "vita" italiana - mi rendo di essere stato fino a ieri una bandiera per la Fossa dei Leoni, per il popolo di via San Felice. Ma oggi inizia un altro capitolo della mia carriera sportiva. Professionismo significa anche questo. Certo, se me lo avessero detto qualche tempo fa...

Starks sorride un po' imbarazzato. È appena sbarcato dagli States dopo un trasferimento davvero a tempo di record. Partito per New York da Chicago mercoledì sera alle 18, alle 21 è salito sull'ultimo volo utile per l'Europa e col jumbo Swiss Air è arrivato a Milano via Zurigo. Alla Malpensa c'era un'auto messa a disposizione dalla società bianconera e alle 16:30 il centro di colore si è presentato in sede. Era tra l'altro già passato dal Maggiore per le visite mediche. Dal momento che Hill e Peterson non vogliono affrettare il recupero di Johnson, ci sono fondate probabilità che Starks giochi addirittura il derby del 5 marzo (verrà rilasciato una settimana prima - ndb65)

Non le sembra un sogno, il frutto di un'allucinazione?

Non fatemici pensare... Non so proprio come potrebbero accogliermi i ragazzi della Fossa. Ma credo che capirebbero. Fa parte del mestiere o, chissà, del destino.

Come si è sviluppata tutta l'operazione-Starks?

Molto semplicemente. Mi ha telefonato Dan Peterson e ci siamo accordati subito. Non ci sono mai stati problemi. Io fra l'altro conosco bene il campionato italiano perché questa è la mia ottava stagione nella Spaghetti league. Ho giocato in questi mesi in una squadra di ex professionisti contro i colleges. Non sono stato fermo, magari mi mancherà un po' l'allenamento, non la partita. A proposito ho anche saputo che stasera (ieri ndr) debutterò subito contro Marco Calamai, il mio ultimo coach. Beh, voglio salutarlo e ringraziarlo, è davvero un ottimo allenatore.

E di Bob Hill cosa pensa?

Non lo conosco personalmente, ma ne ho sentito parlare benissimo anche in America e so che in Italia sta facendo un ottimo lavoro.

Troverà qui a Bologna anche il suo amico Gino Banks che con l'Arimo però sta attraversando un momento difficile...

L'ho sentito per telefono un mesetto fa. Gino è un ragazzo eccezionale, come ce ne sono pochi. La scorsa estate mi mise al corrente della possibilità di venire a giocare in Italia. Io gli ho detto di accettare la proposta, soprattutto qui a Bologna. Questa è sicuramente la mia seconda patria. Ho tanti amici, primo fra tutti Balboni il massaggiatore della Virtus: fu la persona che più mi aiutò quando arrivai in Italia nel 1978. Se Banks ha qualche problema cercherò di stargli vicino, di parlargli. è un ragazzo che merita, credetemi, io lo conosco bene. Ed è un grande giocatore.

S'è già incontrato con Dan Peterson?

Vado adesso, poi mi butto un po' a letto perché sono distrutto dal viaggio. Vorrei dormire almeno un paio d'ore: tra una cosa e l'altra sono in giro dalle 6 di ieri pomeriggio.

 

MARCELOUS STARKS

di Dan Peterson – www.basketnet.it

 

Marcelous Starks è stato forse il migliore rimbalzista in attacco che io abbia mai dovuto affrontare come allenatore. Mio ex-giocatore a Delaware, John McMillen, l'ha portato alla Fortitudo Bologna per l'anno 1978-79, il mio primo anno a Milano. Abbiamo fatto la partita d'andata al Palazzo dello Sport. Ci hanno battuto, 76-70. Ricordo la partita come ieri. Starks non ha effettuato nessun 'tiro' ma è stato 10-su-10 dal campo! Come? Facendo 10 tap-in!!!! Cioè, non ha tirato la palla, con classico tiro in sospensione, ma ha fatto 10 canestri sugli errori dei suoi compagni.
Marcelous Starks, da Chicago, ha giocato a Murray State, 1970-74, anche fatto un provino con i Kentucky Colonels. Ma presto ha visto che il suo futuro era in Europa. Ha fatto due ottimi anni con Olympique Antibes in Francia, 1976-78. Da lì, John McMillen l'ha pescato per la Fortitudo. Il primo anno, 1978-79, sono retrocessi. Il secondo anno, 1979-80, hanno vinto l'A-2 per arrivare direttamente ai playoffs, perdendo una gara secca contro l'Auxilium Torino, con Sandro Gamba, neo-allenatore della nazionale, in panchina, per 76-71, una sconfitta che John McMillen e Marcelous Starks non digeriscono ancora.
Dopo altre due ottime stagioni alla Fortitudo, Marcelous Starks è passato alla mitica FC Barcelona in Spagna. Ha vinto lo scudetto Spagnolo e la Copa del Rey (Copa Spagnola) il primo anno; poi 2° posto in tre diverse manifestazioni il secondo anno, per lo scudetto, per la Coppa del Rey e nella Coppa dei Campioni, perdendo in finale contro il Banco Roma di Valerio Bianchini. Ha poi fatto un anno con il Benetton Treviso, 1984-85, portando la squadra dall'A-2 ai playoffs e, di conseguenza, la promozione in A-1 per l'anno successivo. Poi, la sua terza promozione con Basket Napoli, A-2 a A-1, nel 1986-87.
Io sono diventato GM della Virtus Bologna nel 1988-89. Nostro pivot era il formidabile Clemon Johnson. Ad un certo punto, Johnson si infortuna e noi siamo senza pivot con la parte cruciale della stagione davanti. Non ho dubbi. Chiamo l'agente Herb Rudoy per avere Starks. Fatto in due secondi e Marcelous arriva, senza allenamento per farci vincere una partita di Coppa Italia contro la Reyer Venezia dopo un supplementare. Senza allenamento, senza riposo, senza conoscere ne schemi ne compagni, Marcelous Starks fa 20 punti, prende una caterva di rimbalzi e ci salva Coppa Italia e stagione.
Non si è fermato con quella partita. Abbiamo vinto cinque partite in fila con Starks, tutti cruciali per la Coppa Italia (poi vinta dalla Virtus, che ha cambiato la storia della società, per diversi motivi) e per il campionato (alla fine, 3° in stagione regolare, semi- finali nei playoffs). Così, il grande Marcelous Starks conclude la sua carriera europea. Ha vinto 10 medaglie, comprese tre promozioni, e ha fatto 109 punti nella sua carriera FIBA. Ha fatto e ha salvato la stagione per almeno cinque diverse società. Posso dire com'è stato averlo con me e averlo contro. Meglio averlo! Ripeto, rimbalzista offensiva senza uguali.