GHERARDO SABATINI

nato a: Bologna

il: 13/05/1994

altezza: 178

ruolo: guardia

numero di maglia: 20

Stagioni alla Virtus: 2010/11 (senza disputare nessun incontro) - 2012/13

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

 

"QUEI FISCHI MI HANNO SPRONATO A FARE MEGLIO"

www.bolognabasket.it - 04/06/2013

 

Uno dei protagonisti della vittoria under 19 della Virtus è stato Gherardo Sabatini. Il figlio dell’ex proprietario e amministratore delegato delle Vu Nere ha giocato un ottimo torneo, soprattutto la finale con Venezia, dove ha realizzato 15 punti, tra cui una tripla cruciale per interrompere la rimonta della Reyer. Il Corriere di Bologna l’ha intervistato. Ecco le sue parole:

I fischi al mio ingresso in campo? La stagione non è andata come ci si aspettava, li ho presi come stimolo. Non gli ho dato peso, mi hanno solo spronato a far meglio, e a dimostrare ciò che valgo.

Lo scudetto under 19 e la mia ottima prova? È stato molto bello, siamo stati un gruppo fantastico che ha lottato fin dal primo giorno. Noi del ‘94 giochiamo insieme dalla under 14: io, Millina, De Ruvo, Tugnoli, Landi, Guazzaloca siamo legatissimi dentro e fuori dal campo.

Come abbiamo festeggiato? Ci siamo scatenati in pullmann, ma cori e niente più. Fra i più carichi, il nostro fisioterapista Iacopo Marzotti, una figura chiave per il successo. Consolini invece era tranquillissimo, è abituato a vincere. Arrivati a Bologna poi tutti a letto, c’era scuola.

Pressione per uno scudetto che tutti si aspettavano? Con Consolini non puoi dare nulla per scontato. Mette sempre la massima attenzione al minimo particolare. Non abbiamo sentito pressione, eravamo preparati adeguatamente per mantenere il controllo.

Allenarmi con la prima squadra mi ha migliorato? Intanto è stato un grande onore perchè sei alla Virtus. Ho imparato a capire vari aspetti del gioco che prima non vedevo. L’intensità è quella che fa la differenza, oltre al fisico e all’attenzione ai dettagli.

Problemi per il fatto di giocare nella squadra di mio padre? Non ho mai avuto di questi dubbi. Certo, mi sono avvicinato alla Virtus per mio padre, ma non ho mai avuto quel tipo di pressione. Sono stato in campo perchè lo meritavo, mi sono guadagnato tutto quello che ho ottenuto.

Pregi e difetti? Grinta e carattere sono tra i miei pochi pregi, mentre devo migliorare in tanti aspetti tecnici, tra cui il tiro.

Cosa farò da grande? Sicuramente continuerò gli studi e mi iscriverò all’università. Non ho ancora scelto la facoltà, forse Economia ma ho ancora un altro anno di tempo. Poi vorrei continuare a giocare a basket, abbinando le due cose. Ho finito le giovanili, il prossimo anno mi piacerebbe restare a giocare in zona perchè dovrò preparare la maturità.

A chi dedico lo scudetto? Al capitano Guazzaloca. Lo chiamiamo bomber, è il nostro leader.

Mi sono avvicinato al basket quando mio padre ha comprato la Virtus oppure prima? Giocavo già nel San Mamolo e per 9 anni ho giocato a calcio nel Siepelunga. Ero bravino, ho fatto parte della rappresentativa provinciale, ma alla fine ho scelto il basket perchè gli allenamenti erano più divertenti. Adesso mi limito al calcetto con gli amici, faccio il trequartista alla Diamanti.

Il mio modello nel basket? Direi Pozzecco, mi è sempre piaciuta la grinta con cui giocava.