1970-71

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Danilo Bonora ricorda Adriano Chiarini

di Danilo Bonora - 02/03/2018

 

Derby in Furla: l'arbitro fischia contro, Adriano inizia ad inveire e bestemmiare come un pazzo e interviene un frate che gli intima di non farlo. Adriano: "sono comunista e bestemmio quanto voglio", poi smise di allenare la partita per discutere di tutto con il frate. Non ricordo bene, ma mi pare vincemmo comunque.

Anno triste in casa Norda, spareggi a Cantù per non retrocedere. Uno dei peggiori USA mai visti qui, Douglas Cook. La partita ce la fece vincere Giorgio Buzzavo (tra l'altro mio primo coach alle giovanili). Pochi giorni prima degli spareggi cena sociale di tutte le giovanili Virtus in un ristorante in centro, padroni di casa i Porelli. Al caffè, mentre Gianluigi parlava della prima squadra a tutti noi in modo greve e triste, il cameriere che portò il caffè a coach Chiarini gli mise due cucchiaini di zucchero nella tazzina; solo che erano cucchiaini da dessert e lo zucchero era più del caffè. Il Coach inizia a riempirlo di insulti e a bestemmiare sottovoce, ma io che io sono scoppiato in una risata imbarazzante. Momento di silenzio generale con evidente imbarazzo, se non ci fosse stata quell'angelo della signora Porelli (che veniva spesso a vederci giocare). Ricordo ancora le sue parole:"caro non preoccuparti ho visto pure io la scena: solo gli anni di esperienza mi hanno permesso di non scoppiare a ridere come hai fatto tu. Invidio il fatto che puoi essere ancora spontaneo". Una donna straordinaria ed un coach simpaticamente pazzo.

LA MIA VIRTUS

di Danilo Bonora - 02/03/2018

 

Arrivai nelle giovanili della Virtus nel 1967/68. Del reclutamento si occupava Gigi Rapini, ma il mio primo allenatore fu Giorgio Buzzavo. Ricordo la prima canotta Candy e rammento anche che in prima squadra c'erano Swagerty e Lombardi. Quando passai negli allievi a guidare la squadra c'era Adriano Chiarini e l'ultimo allenatore fu, nel 1971/72, Ettore Zuccheri, ma in squadra arrivarono i vari Benelli, Martini, ecc. e per me non ci fu più posto in squadra.

 

 

Danilo Bonora, con la canotta numero 15 nera, a rimbalzo. In basso a sinistra in panchina si riconosce l'allenatore Chiarini

(foto fornita da Danilo Bonora)