ANDREA CROSARIOL

Crosariol cerca di sfuggire al tagliafuori di Brandon Hunter (foto tratta da www.virtus.it)

nato a: Milano

il: 11/11/1984

altezza: 210

ruolo: centro

numero di maglia: 11

Stagioni alla Virtus: 2006/07 - 2007/08

statistiche individuali del sito di Legabasket

biografia su wikipedia

MARKOVSKI VUOLE CROSARIOL

tratto da Il Resto del Carlino - 25/07/2006

 

Un campione d'Italia nel mirino della Virtus. Il giovane al quale il club bianconero pensa con una certa insistenza è Andrea Crosariol (nato a Milano, proprio come Michelori) l'11 novembre 1984.

Lo scudetto conquistato dalla Benetton Treviso l'ha visto un po' ai margini ma Andrea, che si è fatto le ossa negli States, non poteva pensare a un epilogo diverso per una stagione vissuta in gran parte negli Usa, alto 213 centimetri per 110 chili di peso, Crosariol è un giovane sul quale la Benetton ha voluto investire. Ma anche un ragazzo, visti i buoni rapporti che ci sono tra le due società, che potrebbe cercare di maturare alla corte di Markovski, uno che non ha mai avuto paura nel lanciare un giovane nella mischia.

VIRTUS, PRESO CROSARIOL

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 26/07/2006

 

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Ieri il club bianconero ha annunciato Andrea Crosariol, 21 anni, giovane centro che cambierà Lang.

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"SO CHE CON MARKOVSKI POTRÒ CRESCERE"

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 27/07/2006

 

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la Virtus abbraccia Andrea Crosariol, il gigante di 213 centimetri che resterà all'ombra delle Due Torri (seppur controllato dalla Benetton) per le prossime due stagioni (con un'opzione sulla terza).

Crosariol, perché ha scelto la Virtus?

"Per me è un'ottima soluzione, c'è la prospettiva di restare in campo e giocare".

Conosce già la Virtus?

"Conosco qualche compagno di squadra. Di Bella, per esempio, e poi Michelori con i quali ho fraternizzato in azzurro. E conosco lo stile di gioco di Markovski, mi piace molto. Poi mi ricordo che quando ero giovane...".

Cosa ricorda?

"La Virtus di Ginobili e Rigaudeau".

Come pivot c'era Griffith.

"Vero. Rammento come lungo anche Nesterovic, ma negli anni precedenti".

Lei a chi assomiglia?

"A nessuno dei due".

Lei viene dal Fairleigh Dickinson College. Ci sono molte differenze con il torneo italiano?

"Differenze enormi. Lo stile di gioco là è più organizzato e più lento. Per questo all'inizio ho fatto un po' di fatica a prendere le misure".

Quali sono le sue caratteristiche?

"Quelle classiche del centro. In più, credo, ho una certa predisposizione alla corsa e al contropiede".

Obiettivi?

"Giocare il più possibile. E andare molto lontano con questa Virtus".

MICHELORI E CROSARIOL, LE DUE TORRI DELLA VIRTUS

www.bolognabasket.it - 01/06/2007

 

Conferenza stampa di coppia, per quelle che sono state definite le “Due Torri”. Michelori e Crosariol raccontano del momento Virtus e presentano gara 3.
Per Andrea Crosariol "È bello, finalmente, giocare dopo non aver avuto opportunità a Treviso. È una rivincita, posso dimostrare di poter andare in campo quando in pochi ci credevano. Dopo un periodo in cui qui avevo pochi minuti, Markovski e io ci siamo chiariti, lui mi ha detto cosa si aspettava da me, abbiamo avuto un faccia a faccia e ci siamo venuti incontro".
"Anche a me piacerebbe avere più palloni e poter giocare in post basso, ma siamo un sistema costruito attorno ai piccoli, la cosa funziona, e non vedo perché lamentarmi. Io penso di poter giocare anche in altri modi, come ho fatto fin da bambino, ma intanto vado avanti così, senza pensare alle statistiche che nei playoff si sono alzate ma solo a cercare il canestro. E cercando di capire come mai ho questi problemi in lunetta".
"So che c’è sempre qualcuno scontento, anche se le cose vanno bene. Ma i risultati arrivano, noi non ci distraiamo, e io cerco di non ascoltare le voci in giro: giochiamo, e questi playoff saranno per me un’occasione per mettermi in luce anche in chiave Nazionale”.

Crosariol in Eurolega contro Splitter

 

«VOGLIO CONQUISTARE GLI EUROPEI, POSSO FARCELA»

di Andrea Beltrama  - Corriere di Bologna - 02/08/2007

 

Una partenza bruciante, senza paura. Andrea Crosariol non avrà il talento di Gallinari, Bargnani e Belinelli, ma ha avuto un impatto decisivo nell'amichevole di domenica dell'Italia con la Turchia, mentre tutti gli occhi erano puntati sulle stelle. Il centro della Virtus ha una grande occasione: conquistare un posto in Nazionale per l'Europeo, poi lanciarsi in Eurolega con i bianconeri. E per la maglia dell'Italia, le speranze di convocazione crescono giorno dopo giorno.

Crosariol, come procede il lavoro nel ritiro azzurro?

Sto vivendo un'esperienza straordinaria, l'ambiente è splendido. Ho legato con tutti, anche se ho un rapporto particolare con Fantoni, con cui abbiamo svolto un ritiro assieme, e Gigli, mio amico da tempo.

Come valuta la condizione attuale?

Siamo un po' appesantiti: abbiamo appena finito la preparazione atletica, dobbiamo salire di forma e brillantezza. Recalcati ha sempre detto di voler puntare al podio europeo per qualificarsi alle Olimpiadi. Credo che questa squadra abbia tutte le credenziali per farlo. Personalmente non sono al massimo, però prima di valutarmi voglio smaltire completamente il carico.

A giudicare dalla partita con la Turchia, tutto questo affaticamento non si è visto.

Ho delle fortissime motivazioni. Il mio obiettivo è entrare nei 12 e giocare l'Europeo. Ballottaggi? Deciderà il coach, io penso solo a dare il massimo.

Come si sente ad essere un centro, ovvero «specie in estinzione»?

Mi fa piacere quando mi sento dire di essere uno dei pochissimi centri puri in circolazione. Ogni tanto soffro contro giocatori più veloci o che tirano bene da fuori; però credo di portare più vantaggi che altro.

A proposito di centri puri, ne troverà uno anche alla Virtus l'anno prossimo.

Non ho mai giocato con Chiacig, ma sono contentissimo del suo arrivo. È ancora uno dei migliori pivot d'Italia e sono convinto che allenarmi con lui mi darà la possibilità di migliorare molto.

Ha parlato di miglioramenti. Quali sono stati quelli più significativi dal suo ritorno in Italia?

Sono progredito soprattutto tatticamente nella lettura del gioco. Credo però di dover lavorare moltissimo su vari aspetti tecnici: gioco spalle a canestro, tiro da fuori e, soprattutto, tiri liberi.

Che aspettative ripone nella prossima stagione con la Virtus?

Ora penso solo a migliorare e ad essere utile alla squadra, magari sperando di far strada in Eurolega.

Che sensazioni prova nel pensare a questa competizione?

Bellissime. Giocherò contro le migliori squadre d'Europa e darò battaglia ai migliori nel mio ruolo. Sono carico e per nulla impaurito, bisogna essere orgogliosi di partecipare a una simile vetrina.

Con Pillastrini ha già parlato?

Non ancora. Non ho mai giocato con lui, ma ricordo bene le partite contro Montegranaro. Giocavano un basket veloce, frizzante e divertente, non vedo l'ora di mettermi al lavoro. Le differenze con Markovski? Ci saranno, certo: credo che giocheremo in maniera più libera, mentre l'anno scorso attaccavamo contro la difesa schierata usando tanto pick and roll.

Sogni cestistici?

Vincere l'Eurolega e approdare in Nba, in questo ordine.

Progetti fuori dal campo?

Mi piacerebbe tornare al college americano a Fairleigh Dickinson, dove ho studiato per tre anni criminologia. Potrei laurearmi e nel frattempo respirare un po' di quella magica atmosfera, quando passavo le giornate a studiare e giocare con i miei compagni. Sarebbe bello vedere anche in Italia un po' della passione e dell'entusiasmo del campus, sia nei palazzetti che fuori.

CROSARIOL MULTATO DI 2000 EURO: "HO CHIESTO SCUSA A TUTTI"

www.virtus.it - 08/10/2007

 

Si chiude con duemila euro di multa devoluti in beneficienza all’Ageop e con le scuse rilasciate in conferenza stampa, la vicenda di ieri tra Pillastrini e Crosariol. È lo stesso giocatore a scusarsi:
“Ho già chiesto scusa sia al coach che alla società che ai tifosi per quanto accaduto. Il chiarimento c’era già stato durante l’intervallo, e non credo che il mio gesto sia stato fatto contro di lui. La causa? Era la prima partita in casa, eravamo già sotto di venti punti, avevo sbagliato due canestri facili ed ero arrabbiato con me stesso per come stavano andando le cose. Un gesto figlio della frustrazione, che non dovevo fare, e penso che le mie scuse siano state capite: Pillastrini mi ha messo una mano in faccia, forse per attirare la mia attenzione in un momento in cui ero veramente arrabbiato con me stesso".
"Durante l’intervallo ci sono state soltanto le mie scuse e sono stato contento che il coach mi abbia rimesso in campo, dove ho cercato di reagire per dimostrare di aver recepito la cosa: giusto così, perché cose così non si devono legare al dito, quando invece si deve cercare di vincere. È stata la scossa dopo un inizio molle, mio come di tutta la squadra. Forse non eravamo pronti a giocare contro Biella, malgrado Pillastrini avesse preparato la partita nel migliore dei modi. Li abbiamo sottovalutati, forse perché venivano da una sconfitta casalinga, e sarebbe servito tutt’altro approccio.
La differenza tra questo episodio e quello dell’anno scorso? In quella occasione ci fu uno screzio tra me e Vukcevic, l’allenatore non sapeva bene cosa fosse successo e giudicò alla cieca. Questa volta è stata una vicenda chiara e Sabatini può aver avuto modo di parlare con il coach per capire bene cosa fosse veramente successo”.

CROSARIOL: "ALLA VIRTUS UNA STAGIONE BELLISSIMA, ZARE MARKOVSKI FU UN GRANDE COACH"

tratto da bolognabasket.it - 09/12/2017

 

Andrea Crosariol, che alla Virtus fece la finale scudetto nel 2006/07 è stato intervistato da Luca Sancini su Repubblica.
Ecco un estratto delle sue parole.

Eravamo una squadra fatta anche di scarti di altre società. E invece ne venne fuori una stagione bellissima, coronata dalla finale. Markosvski? Ci volle un po’ di tempo per abituarsi ma ne conservo il ricordo di un grande coach.

Ricordi del derby? Di una partita speciale, è stato bello riaverlo lo scorso anno e non lo dico da ex di una delle due protagoniste ma la vedo in un’ottica globale, di tutta la pallacanestro: i derby di Bologna hanno portato spettatori a questo sport. Allora ricordo una rivalità vera, anche fuori dal campo, adesso mi pare che tra i giocatori ci si conosca e frequenti di più, così le cose si smussano.
Un fotogramma? La stoppata che diedi a Marco Belinelli al Paladozza mentre tentava un tiro da tre, me la ricordo eccome.

ANDREA CROSARIOL SI RITIRA: FARÀ L'ALLENATORE

tratto da bolognabasket.it - 25/07/2019

 

Andrea Crosariol, visto anche in Virtus dal 2006 al 2008, ha deciso di ritirarsi a 35 anni, dopo l’ultima stagione passata tra Piacenza e Pistoia. Come riporta Spicchi D’Arancia, il lungo padovano ha preso il patentino di allenatore nazionale ed è avviato a un futuro da tecnico.