VIRTUSSINI MANCATI
di Roberto Cornacchia e Ezio Liporesi per Virtuspedia
"Divac è stato visto sotto i portici" è la classica frase da fregola estiva per il mercato, ripetuta quasi ogni estate, una volta "credendoci", ultimamente come paradigma delle fantasie che i tifosi sono capaci di alimentare. In realtà, Divac non ha mai intessuto nessuna trattativa per arrivare alla Virtus, nonostante la sua amicizia con Danilovic lo abbia fatto sperare a tanti. Non è facile parlare con precisione di cose che avrebbero potuto succedere ma che poi non si sono mai verificate. Ci proviamo ugualmente, riportando le "trattative famose" saltate ma anche quelle meno note. Tutte le trattative, alcune realmente a un passo dall'andare in porto, altre invece pompate dai giornali o alimentate dagli agenti ma in realtà mai state davvero vicine ad una soluzione positiva, sono "confermate" - se mi passate il termine - da articoli dell'epoca o successivi. Notevole l'aumento di voci e spifferi negli ultimi tempi, non solo per il passaggio da due stranieri a 7, ma soprattutto per il "mercato sempre aperto".
Estate 1953
Sandro Riminucci, rivelazione pesarese, convinto dal dirigente Raffaello Zambonelli, disputa un torneo estivo in prova alla Virtus, ma poi verrà strappato, e con quali risultati, dal Borletti Milano che gli fa una proposta economica molto ricca. In quegli anni sempre Zambonelli convince Arnaldo Ninchi, entrato in Nazionale ad appena 17 anni e cugino della famosa attrice Ave Ninchi, che poi rinuncia per darsi anche lui, con successo, al mondo dello spettacolo.
Stagione 1968/69
Arriva in prova Jim McKean, centro proveniente dalla Washington State University. Gioca amichevoli, ma di quel suo passaggio a Bologna, rimane solo una riga su una pubbicazione: "Giocò a basket a Bologna per una ditta di lavatrici". Potere della sponsorizzazione Candy...

Estate 1969
Viene annunciato Dave Scholz, proveniente dall'università dell'Illinois, nato il 12 aprile 1948, 2,04 per 105 chilogrammi, con una media punti di 20,5 a partita, undici rimbalzi e autore di 1459 punti in tre anni con la sua, considerato tra i 30 migliori esponenti del basket nazionale, con una posizione che va dal ventunesimo al trentesimo posto. Poi non se ne fece nulla e arrivò Terry Driscoll. La Virtus organizza un provino all'Acquacetosa a Roma, dove abitava e insegnava Nello Paratore, che sarebbe diventato coach bianconero. Marco Calamai viene scelto, ma rifiuta il passaggio alla Virtus, perché tifoso Fortitudo, dove approda l'estate stessa.
Estate 1970
Non si sa bene come, giunge in prova Mike Neer, ala bionda dal curriculum modesto. Dopo un mese di provini si capisce che non è il caso e si prende il ben più titolato Doug Cook, che però non lascerà un ricordo molto migliore.
Estate 1971
Dopo il pericoloso errore nella scelta dell'americano nella stagione precedente, stavolta si parte per tempo. Prima che la scelta ricada su John Fultz, per un po' di tempo si accarezza l'idea di prendere Ruby Bennett, centro di colore che aveva ben impressionato nel campionato precedente con la maglia del Cecchi Biella.
Estate 1972
L'esplosione di Fultz e la ritrovata solidità economica fanno concentrare gli sforzi sul rinfoltimento della pattuglia dei giocatori italiani: si ipotizza di provare a prendere mostri sacri come Ivano Bisson, Giulio Iellini o Massimo Masini o un più accessibile Paolo Bergonzoni ma si sceglie di risparmiare e valutare meglio chi prendere l'anno dopo. Dopo tre sconfitte iniziali, Nico Messina rischia il taglio e giornalisti affermano che è stato contattato Sandro Gamba, allora vice di Rubini all'Olimpia, per sostituirlo in caso di quarta sconfitta consecutiva. Ma la Virtus vince e si rilancia, rinviando l'approdo del coach milanese sulla panca virtussina di una dozzina d'anni.
Estate 1973
Dopo due stagioni i rapporti tesi fra Nico Messina e buona parte dei giocatori fa sì che si serchi un nuovo coach. Il primo della lista è Aza Nikolic, in subordine Arnaldo Taurisano, Sandro Gamba, Dido Guerrieri, Sinkovic (che in un certo momento pare il più probabile) e Trevisan. Poi si sceglie la pista americana: Rollie Massimino, coach di successo del college basket americano, ha in tasca un'opzione con la Virtus ma poi si accasa alla Villanova University e al suo posto giunge Dan Peterson dal Cile. Sul versante giocatori, nonostante le aumentate disponibilità economiche, non si acquista nessun giocatore, anzi pure Vittorio Ferracini, che si contava di riscattare pagando una penale, rientra all'Olimpia Milano. La partenza di Tojo fa pensare anche di avvicendare Fultz, cercando un americano sotto canestro; viene chiamato in prova Steve Mitchell, 22enne proveniente da Kansas State University, con un record nella stagione precedente di 23 vinte e 5 perse, il 10 ottobre disputa una partitella in famiglia a porte chiuse ma non convince appieno e i vantaggi che si potevano ricavarne in solidità sotto canestro non fugano il timore di privarsi, lasciando partire John, di un notevole potenziale offensivo. In precedenza in estate era stato provato nel Torneo di Orvieto, giocato in Piazza del Duomo, e in quello di Rimini, Dennis Grey, che negli Stati Uniti aveva giocato con i Los Angeles Stars e con i New York Nets e che poi finirà alla Pallacanestro Milano. A Rimini giocano in prova anche il nazionale messicano, di ruolo guardia Arturo Guerrero, che ritroveremo poi nella stagione 1974/75 come straniero di Coppa in Korac con il Brina Rieti, allenato da Gianfranco Lombardi, e Bruno Iannone, nativo della provincia di Campobasso, ma cresciuto cestisticamente negli USA, prima di tornare in Italia e giocare nella stagione 1973/74 in serie B a Benevento (tornato in America, dopo essersi dedicato all'insegnamento del basket, intraprenderà la carriera di attore di cinema e teatro).

Il coach italo-americano Rollie Massimino in una posa plastica: la sua rinuncia fece sì che a Bologna giunse Dan Peterson
Estate 1974
Prima ancora della fine del campionato si sparge la voce dell'arrivo di Gurini che viene dichiarato incedibile. Si legge di un possibile scambio, mai portato a termine, di Gianni Bertolotti alla Simmenthal in cambio di Massimo Masini e Mauro Cerioni. Per rinforzarsi sotto canestro Dan Peterson va in America a parlare con Tom McMillen, cosa che significa la rinuncia a Fultz e quindi si cercano esterni con punti nella mani: il sogno sarebbe Charlie Recalcati, e si sparge anche la voce - poco realistica - che Peterson amerebbe riavere Pardo e Herrera, gli aggressivi esterni cileni che aveva allenato con la Nazionale del paese sudamericano.
Estate 1975
Nel torneo di Castelfiorentino viene provato Louis Dunbar jr., "Sweet Lou", guardia americana proveniente dall'università di Houston: in proiezione futura o alla ricerca di uno straniero di Coppa, in quanto la Virtus aveva già sostituito Tom McMillen con Terry Driscoll. Dunbar giocherà quella stagione al Federale Lugano con Manuel Raga, per poi passare l'anno successivo, dopo essere stato tra gli obiettivi anche della Lazio Basket, agli Harlem Globetrotters, di cui diventerà una stella per 27 anni, prima da giocatore, poi da allenatore.
Estate 1977
Porelli promette un asso straniero e per un po' di tempo circola voce che l'atteso campione sia Dave Cowens, il mitico centro dei Boston Celtics. Ma il sostituto non sarà da meno, trattandosi di Kresimir Cosic, finalmente libero di cercarsi ingaggio fuori dalla natia Jugoslavia e, a quanto pare, strappato proprio ai Boston Celtics.
Estate 1978
Porelli sogna di affiancare a Cosic il grande Drazen Dalipagic, ma la federazione jugoslava non dà l'ok. Il sostituto però non è da meno: Jim McMillian.
Estate 1980
L'asso americano Spencer Haywood è a portata di mano ma si prende il brasiliano Marquinho. Per la panchina si parla di sostituire il bi-campione Driscoll, lasciato andare via per poche decine di migliaia di dollari di differenza rispetto a quanto chiesto con Giancarlo Primo, appena uscito dalla Nazionale ma si fa la scelta "interna" con Ettore Zuccheri.
Estate 1982
Sono disponibili Dragan Kicanovic (che poi andrà a Pesaro) e Mirza Delibasic, ma Nikolic preferisce prendere due giovani americani (Fredrick e Rolle), peraltro senza nemmeno vederli prima (fu Di Vincenzo a scoutizzarli).
Settembre 1985
Malcolm Thomas disputa, in prova, il Trofeo Battilani, ma termina lì la sua avventura bolognese.
Estate 1987
L'avvocato Porelli si è già messo d'accordo con Ranko Zeravica per far arrivare sotto le Due Torri l'asso slavo Drazen Petrovic che troverebbe in panchina un connazionale come Cosic ad attenderlo, ma salta fuori il Real Madrid con un'offerta irrinunciabile (500mila dollari, più una pizzeria a Zagabria e tanti tanti soldi al Cibona) e il diavoletto croato prende l'aereo per la capitale spagnola.
Estate 1989?
Tony Kukoc viene all'Arcoveggio accompagnato dall'agente Mira Poljo e firma un opzione che però non verrà mai fatta valere.
Estate 1990
Sarunas Marchulonis accetta le offerte bianconere ma poi, quando in pochi credevano che la Nba l'avrebbe voluto, vola negli States. Durante il campionato, quando ormai pare evidente che sarà l'ultima stagione di Clemon Johnson a Bologna, su SuperBasket circola la voce che il suo sostituto potrebbe essere Bob McAdoo, all'epoca in forza alla Filanto Forlì, che avrebbe potuto formare una coppia di assi irripetibile con Sugar Richardson.
Estate 1991
Infruttuosi i tentativi di portare a Bologna due veterani Nba: la stella Reggie Theus e il centrone Edward James. Scott Williams, che ha appena vinto l'anello con Chicago arriva a Bologna, ma dopo le visite mediche, un consulto tra i medici della Virtus e i medici USA, ne sconsiglia l'ingaggio; i tempi di recupero dopo una recente operazione potrebbero infatti allungarsi. Durante il campionato viene provato Irving Thomas ma poi si sceglie di non tagliare Bill Wennington. A dicembre la rivista Giganti del basket parla di un possibile arrivo di Arvidas Sabonis per la stagione successiva.
Estate 1992
Carlton Myers ha già firmato ma non accetta di essere parcheggiato per un anno a Livorno e l'affare salta e il riminese firma per la Scavolini. La Virtus risponde ingaggiando Flavio Carera a lungo corteggiato, dopo che sembrava intenzionata a prendere Gustavo Tolotti. Quando Wennington torna in Nba, la Virtus si getta forte su Dino Radja in uscita da Roma e che gradisce l'offerta di Cazzola ma i Boston Celtics offrono un quadriennale da 10 milioni di dollari che porta il croato a esordire in Nba. Si fanno i nomi di Mark West e di nuovo quello di James Edwards, ma giunge Cliff Levingston e quando quest'ultimo smette di giocare per problemi alla schiena, viene contattato Bill Wennington che però rimane in Nba.
Estate 1993
Cazzola vorrebbe Sergio Scariolo come sostituto di Messina che ha appena lasciato la Virtus per la Nazionale, ma il potente sponsor Dorigo pretende Alberto Bucci.
Febbraio 1994
Il 20 gennaio contro Badalona s'infortuna Danilovic. Con l'idea di un tesseramento a gettone nell'attesa del ritorno di Sasha, a inizio febbraio, nella settimana che precede il derby, la Virtus chiama in prova Joe Harvell, che sta giocando nel Badayoz, serie B spagnola. Un atleta molto fisico, che nell'estate precedente ha disputato un paio di camp NBA, con i New Jersey Nets e i Denver Nuggets. Dopo un paio di giorni di allenamento riparte e in società si decide di andare avanti senza sostituti.
Novembre 1994
Binion sta giocando male, la Virtus chiama in prova, in vista di un eventuale taglio per il campionato (Joe rimarrebbe comunque per l'Euroclub), Kenny Williams, ala forte con un esperienza di qualche stagione agli Indiana Pacers, prevalentemente allenato da Bob Hill. Il giocatore arriva a Bologna, ma vorrebbe firmare un contratto senza alcun provino. La Società, che già era moderatamente convinta dell'operazione, rinuncia e procede con Binion. Williams si accasa a Forlì dove resterà per qualche anno.
Estate 1995
Ancora Carlton Myers: Cazzola spara alto, ma l'Emiro ancora di più. Sembra imminente l'arrivo di Walter Berry, già in Italia a Napoli e nelle ultime stagioni in Grecia, poi invece arriva Woolridge
Stagione 1996/97
Durante il campionato si ipotizza per l'anno seguente l'arrivo di Mike Iuzzolino. Arriva in ottobre, come eventuale sostituto dell'infortunato Galilea, Billy Joe Williams, play-guardia americano di passaporto francese, con una lunga militanza nel campionato transalpino. Dopo due allenamenti la Virtus rinuncia a tesserarlo.
Stagione 1997/98
In estate, SuperBasket dedica un'intero articolo alla voce che vorrebbe Dennis Rodman accasarsi alla Virtus. Gregor Fucka, nonostante l'intesa raggiunta dalla Virtus con la Stefanel, rifiuta di giocare assieme a Zoran Savic; Dimitris Papanikolaou, poco prima di natale, ritorna all'Olympiakos dopo che per mesi si era allenato con la Virtus in attesa dell'esordio in bianconero. Per ovviare alla sua partenza la Virtus cerca Franco Ferroni, ma un suo infortunio fa saltare la trattativa e la società bianconera decide di proseguire con gli uomini rimasti a disposizione (poi qualche settimana dopo arriverà Matteo Panichi).
Stagione 1998/99
Peja Stojakovic, a lungo conteso tra i due litiganti Virtus e Olympiacos, alla fine sceglie i Sacramento Kings; Cazzola porta Dirk Nowitzki a cena da Benso ma il giovane tedesco sceglie - col senno di poi decisamente a ragione - la strada della NBA; arriva in prova, nel mese di giugno, Sean Marks, lungo neozelandese di passaporto inglese, che non si fermerà a Bologna, per poi tornarvi ad inizio febbraio 1999 come giocatore da utilizzare in allenamento; intraprenderà poi una lunga carriera in Nba e disputerà due olimpiadi e un mondiale con la sua nazionale; il 22 luglio fa un provino di 40 minuti al Cierrebi Mihailov Pesic, nato a Dublino da madre irlandese e padre serbo; il tedesco Henning Harnish non accetta un annuale perché vuole un biennale e poco tempo dopo annuncia il ritiro; Pat Garrity rimane in Nba così come Milan Gurovic viene soffiato dal Barcellona, nonostante la firma di un precontratto. Per sostituire Zarko Paspalj, il cui contratto fu rescisso a dicembre, si fecero i nomi del quasi 38enne Thurl Bailey, una lunga carriera Nba, prima di approdare in Italia a Cantù e Milano e nuovamente di Sean Marks.
Stagione 1999/2000
Gianluca Basile viene soffiato all'ultimo momento dalla Fortitudo, quando ormai sembrava una trattativa chiusa. Già nella stagione precedente, nel mese di gennaio la Virtus era stata molto molto vicina all'acquisto di Basile da Reggio Emilia, ma i bianconeri non vollero privarsi di Dan O'Sullivan, ambito dai reggiani, per non ridurre il roster di Eurolega; la società bolognese provò a offrire Silvio Gigena, Claudio Crippa e soldi, ma alla fine l'affare, che sembrava ormai concluso, sfumò. Nel corso della stagione si ipotizza di sostituire il deludente Saulius Stombergas con Eurelius Zukauskas, Zan Tabak e DeMarco Johnson. A inizio marzo viene provato Pavel Englecky, un diciottenne ceco di 208 cm, in vista di un suo possibile impiego futuro come comunitario. Ad aprile si ipotizza di tagliare, per motivi fisici, sia Danilovic che Rigaudeau, si contatta allo scopo Matt Santangelo ma poi il tagliato è Stombergas per far posto a Darnell Mee.
Stagione 2000/01
Ennesimo scontro di mercato tra bolognesi: Seragnoli la spunta con Andrea Meneghin e la Virtus vira sulla seconda scelta Manu Ginobili; Madrigali dichiara alla stampa interesse per Arvidas Sabonis, non corrisposto. Durante l'estate Messina va a Chicago a seguire il draft Nba e si sparge la voce che ci vada per parlare con Tony Kukoc (sul quale si scrive che la Virtus abbia spuntato una seconda inutile opzione) e/o Dragan Tarlac. Girano anche i nomi del veterano Nba A.C. Green, Alessandro De Pol, Pepe Sanchez, Stojko Vrankovic, Daniel Santiago e Dan Langhi. Fino a quando non viene rinnovato Rigaudeau, si parla ancora di Matt Santangelo e più avanti, dopo il ritiro di Danilovic, l'infortunio di Bonora e il doping di Sconochini viene provato Justin Love.
Stagione 2001/02
Si punta a Carlos Delfino, nella speranza di bissare il colpaccio di Ginobili ma anche stavolta la spunta Seragnoli. Quando l'infortunio a Griffith si rivela di alcuni mesi si contattano Duane Causwell e Ruben Wolkowysky.
Stagione 2002/03
A ottobre arriva, per essere utile in allenamento nel reparto lunghi, il bosniaco Slaven Markovic. Il primo colpo del nuovo general manager Lombardi sembra Kaspurs Kambala, pivot lettone, autore di 30 punti a Bologna con la maglia dell'Efes nella sofferta vittoria della Kinder il 28 marzo, ma l'affare sfuma. Kambala poi andrà nei guai con la cocaina e durante il periodo della squalifica, in attesa di tornare al basket, si dà al pugilato disputando 4 incontri. Nello stesso periodo si fa il nome della guardia Jiri Welsch. Con l'arrivo in panchina di Tanjevic si fa subito il nome del suo pupillo Dejan Bodiroga; Grigorji Khyznjak, centrone ucraino destinato a rimpiazzare Griffith, ha già un accordo triennale che però il club d'oltre cortina fa saltare; per Andrea Meneghin si profila un clamoroso salto del fosso che però non si concretizzerà; sui quotidiani appare anche il nome di Raja Bell; vengono provati O'Connor, Niebling ed Escudero; paiono tornare in auge Dan Langhi e poi Antonio Granger; si legge di Ariel McDonald, Alessandro Pecile, Darryl Middleton, Boris Gorenc, Nikola Radulovic, Kevin Salvadori, Giorgios Karagoutis, Nikos Hatzivrettas, Tim Nees, Boris Diaw, Mickael Pietrus, Raja Bell, Melvin Booker, Hurl Beechum e anche, sebbene già ritirato da un anno, Vinny Del Negro. Dopo il cambio in panchina e l'arrivo di Bianchini si parla nuovamente del ritorno di Antonio Granger o dell'arrivo di Aj Guyton che in realtà giungerà solo nel 2004.
Stagione 2003/04
È la tragica estate, Sergio Scariolo viene ingaggiato assieme ad altro staff tecnico ma poi la situazione precipita e ancora una volta la sua strada non si incrocia con quella della Virtus. Il coach bresciano in un intervista dirà che, se la squadra fosse stata riammessa alla Serie A, non solo sarebbero rimasti David Andersen, Smodis e Belinelli, ma c'era già un accordo di massima con "Baby Shaq" Schortsanitis, Rodney Buford, Matteo Soragna e Laurent Foirest. Dopo il salvataggio di Sabatini, la squadra viene fatta in fretta e furia e completamente rivoluzionata a stagione in corso, col roster che chiude il campionato completamente rivoluzionato rispetto a quello che l'aveva iniziato. Passano talmente tanti nomi: in prova a gennaio arriva Mike Wiatre, amico di McCormack, poi si cerca di arrrivare come play a Stefano Rajola, Leonardo Busca, Claudio Coldebella, l'italo americano Mike Iuzzolino, e gli americani Dixon Malik, Joe Crispin, Mateen Cleaves e Bryce Drew (di passaporto italiano, tagliato dall'Nba). Per il ruolo di guardia Marko Popovic, croato inforza al Valencia, Hugo Sconochini e l'americano Lynn Greer. A marzo arriva per allenarsi qualche giorno in prova Michael Hawkins.
Stagione 2004/05
In estate, dopo l'arrivo di Bdezic, si parla di Kenan Bajramovic, bosniaco con lo stesso procuratore di Mirza, poi di maurice Carter, classe 1999, uscito nel 1999 da Louisiana State. Durante l'anno si fa il nome di Davide Bonora per sostituire l'infortunato Daniele Parente ma Pesic, l'allenatore di Roma, dopo un iniziale assenso cambia idea e il Pando rimane nella capitale. Danny Miller, un 4 di 204 centimetri e 24 anni, dotato di passaporto italiano, in uscita dall'Asvel Villeurbanne, cresciuto a Notre Dame e già visto in prova a Varese l'anno precedente, diventa tra i possibili obiettivi a gennaio, quando si ipotizza anche un ritorno di Scarone. A febbraio arriva in prova per qualche giorno la guardia argentina Leandro Palladino.
Stagione 2005/06
Carlton Myers, per la terza volta c'è la possibilità che diventi virtussino ma Sabatini dirà: "Non ce la siamo sentita di farlo diventare un uomo Virtus. E non certo per problemi economici, l'accordo di massima era stato raggiunto". Romain Sato è a un passo dalla firma ma l'affare non si conclude per dubbi sul suo stato fisico: al suo posto arriverà Carl English. Luca Garri rimanda il suo approdo in bianconero di un paio d'anni; nomi che vengono fatti dalla stampa sono quelli di Britten Johnsen, Pero Antic ed Elton Brown; durante il campionato viene rilevato il contratto di Armands Skele che però non verrà mai tesserato, si blocca Glen McGowan per l'anno seguente e verso fine stagione si allena con i bianconeri il lettone Gints Antrops, che nel 2004 ha firmato un quinquennale con la Virtus, prima di essere prestato a Trapani; con Di Bella infortunato e Rodilla in crisi si parla di Aleksandar Capin, Will Bynum, Andre Barrett, Blake Stepp, Rod Strickland e Ed Cota ma il prescelto sarà Morovic; i guai fisici di Lang fanno pensare a Elton Brown; quando l'ex Charles Smith viene rilasciato dai Denver Nuggets gli si fa una buona offerta, inutilmente; viene provato il lungo polacco Krzystof Mroz; alla vigilia dei p.o., su invito di Sabatini, Bertocchi telefona a Marko Jaric per sapere se vorrebbe tornare, facendo finta che i residui 38M$ del suo contratto Nba siano un problema sormontabile; rottosi Bluthenthal si fanno i nomi di Sklovos e Maraker, prima che la scelta ricada su Gioulekas; infine Alessandro Abbio vorrebbe chiudere la carriera con la V sul petto, ma la società non si dimostra interessata e lui definisce questa "una scelta senza cuore".
Stagione 2006/07
Glen McGowan non si presenta al raduno perché pretende un aumento, viene mandato in una squadra turca; Simone Bagnoli viene annunciato da Markovski ma non arriverà mai; tra i nomi spesi dalla stampa Nate Green, Uros Slokar, Luca Vitali, Vrbica Stefanov, Nemanja Miljkovic, Milton Palacio, Kevinn Pinkney, Sam Clancy, Pervis Pasco, Michael Bradley e Sam Hoskin; quest'ultimo ad aprile firma ma non si presenterà mai a Bologna, la Virtus farà causa e le verrà corrisposto un indennizzo di 45.000; inizia una "guerra" estiva con la Fortitudo, come ai tempi di Cazzola vs Seragnoli, ma ha la meglio la Fortitudo su Bluthenthal, Cavaliero e Janicenoks; mancati arrivi anche nel settore tecnico e in quello dirigenti: annunciato un mai visto Damon Archibald, proveniente da Iowa State che doveva fare l'assistant coach e Dan Gay in un ruolo dirigenziale che però non se la sente di tornare a Bologna con dei colori diversi; durante la stagione pare che stia per tornare Jeremy Veal ma gli viene preferito Ilievski; finale di stagione con ben 4 arrivi, tra i nomi fatti c'è Kostas Vasileiadis.
Stagione 2007/08
Gianmarco Pozzecco ha già dato il suo ok quando un sms di un amico gli fa cambiare idea, chissà cosa avrebbe combinato assieme al patron Sabatini; Pooh Jeter, Melvin Booker, Randolph Childress, Kiwane Garris, Scoonie Penn, Aaron Miles e Elmer Bennett piacciono a Pillastrini ma non a Sabatini che preferisce prendere Conroy; Michel Morandais firma ma poi preferisce il Barcellona; Alain Digbeu vorrebbe venire ma l'Alicante non dà l'ok; si leggono anche i nomi di Mukubu, Shaw, Langford, Armands Skele e David Vanterpool. Durante il campionato si accende una diatriba con Milano per Drake Diener, che poi finirà a Siena. Si fanno i nomi di Kevin Pinkney, Hector Romero, Marco Killingsworth, Donatas Slanina, Ryan Hoover, Lionel Chalmers e Arthur Johnson.
Stagione 2008/09
Will Bynum sfrutta la Nba-escape accasandosi ai Detroit Pistons; per la sua sostituzione si fanno i nomi di Jason Williams, Dan Dickau e di nuovo Melvin Booker; nonostante la dichiarata non disponibilità del giocatore, Sabatini per settimane fa offerte via stampa a Gianluca Basile; si legge anche di una sontuosa offerta a Marcus Goree. Si leggono i nomi di Drake Diener, Marques Green, Devin Smith, Aaron Miles, Nana Mensah-Bonsu, DaShaun Wood, Pascal Roller e Marcelinho Huertas, che poi si accasa alla Fortitudo. Tra gli italiani si fanno i nomi di Michele Antonutti, Luigi Datome e Nicolò Melli, mentre Gianluca Basile, conteso anche dalla F per un clamoroso ritorno, rifiuta l'offerta di Sabatini e resta a Barcellona.
Stagione 2009/10
Maurice Taylor, di fronte ai cui tentennamenti Sabatini augura una "buon fine di prestigiosa carriera"; a seguito dell'infortunio di Andre Collins, per alcuni giorni Hollis Price sembra il favorito ma poi gli si preferisce Scoonie Penn. Durante la stagione Zoran Erceg viene annunciato sul sito ufficiale e smentito il giorno dopo, e si fanno i nomi di Darius Washington, Milos Vujanic, Jaka Klobucar e Mire Chatman come sostituti dell'infortunato Koponen, Korolev e Keith Langford per Moss e Andre Hutson e Radoslav Rancik per Hurd.
Stagione 2010/11
La stagione precedente si era chiusa con la promessa di Sabatini di saccheggiare il roster Cantù, per ripicca verso il trattamento subito durante i playoff. Per mesi vengono fatti i nomi dei vari Manuchar Markoishvili, Marty Leunen e Jerry Green, invano, come per Cenk Akyol, Jim Thomas, Nicolò Melli, Gabriele Ganeto e A.D. Vassallo. Per il giovane Andrea Renzi è invece fatale il non aver risposto subito di sì: non viene più cercato. La guardia a lungo cercata assume di volta in volta le fattezze di J.C. Carroll, Kenny Hasbrouck, Aubrey Coleman, Gerald Fitch, Patrick Mills, Pargo, Yotam Halperim, Jon Scheyer e del cavallo di ritorno Charles Smith: alla fine arriva l'ala Winston. Per sostituire il fuggitivo Kemp si fanno i nomi di Morris Finley, di nuovo Scheyer e Omar Thomas fino a quando non rimane solo Folarin Campbell a contendere a KC Rivers l'ingaggio. Poco prima dei play-offs viene messo sotto contratto l'ala americana Austin Nichols e tesserata ma non verrà mai impiegata. Quando Amoroso viene messo fuori squadra, rimbalza la voce che a sostituirlo possa essere Roman Gonzalez.
Stagione 2011/12
La stagione precedente non era ancora terminata che già si erano sentiti i nomi di Andrija Gavrilovic, Attilio Caja, Tomo Mahoric e Luca Bechi per la panchina che poi diverrà di Finelli. Per il ruolo di lungo italiano si torna a leggere il nome di Andrea Renzi, di un improbabile ritorno di Andrea Crosariol e di un altrettanto improbabile arrivo di Sandro Nicevic. Quando Sanikidze non accetta il rinnovo alle cifre proposte si parla di una sua cessione, ipoteticamente sostituito da giocatori come Jumaine Jones, Maurice Evans, Giacomo Galanda o Alessandro Cittadini. Si approccia senza successo l'ex Alan Anderson, così come Ebi Ere che secondo Stadio rifiuta un'offerta di 300mila $ e Bootsy Thornton. Benjamin Eze raggiunge l'accordo per uscire dall'oneroso contratto con Milano ma poi la sua richiesta di 4 biglietti aerei (per un totale di 25.000 € circa) fa innervosire Sabatini ma contrariamente a quanto si crede, non è questo che fa arenare la trattativa, che infatti prosegue ancora per giorni: secondo Sabatini farà pendere l'ago della bilancia verso il no il fatto che Eze non telefoni mai a Finelli per avere informazioni sul suo impiego. Altri nomi che si leggono sui media sono quelli di James White, Chris Warren, Bostjan Nachbar (che smentisce), Ruben Douglas, Jason Kapono, David Hawkins e Jermaine Taylor. Il protrarsi del lock-out Nba rende avvicinabili giocatori Nba di alto livello ma Sabatini dichiara fin da subito che non prenderà in considerazione i giocatori che vogliono la Nba-escape. Prima della strombazzatissima trattativa con Kobe Bryant, vengono offerti (e rifiutati) Corey Maggette, Omar Casspi, Jerry Stackhouse e Wilson Chandler mentre si fanno eccezioni per giocatori dal passaporto italiano come Carlos Delfino (che declina) ma soprattutto Manu Ginobili, il quale si dice disponibile, nel caso, a giocare solo a Bologna. Durante la stagione viene cacciato Jared Hoamn per aver colpito con un pugno coach Finelli e, fra i suoi possibili sostituti, vengono nominato Leon Radosevic, Benjamin Ortner (per il quale Cantù chiedeva un buy-out), Artsiom Parakhouski, Nikoloz Tsikishvili e Martynas Andriuskevicius.
PRIMA O POI PREPARERO' UN DETTAGLIATO RESOCONTO DELLA LUNGHISSIMA TRATTATIVA CON KOBE BRYANT.

Durante la stagione, a seguito della cacciata di Homan per il pungo a Finelli, si fanno i nomi di Ratko Varda e Vladimir Golubovic.
Stagione 2012/13
Un mercato con un occhio particolare al risparmio, se è vero che coach Finelli si paga il biglietto aereo di tasca sua per andare a visionare prospetti interessanti alla Summer League. Gli iniziali sondaggi per Dejan Ivanov e Nihad Djedovic non vanno a buon fine; Matt Janning viene subito indicato come prima scelta ma prima ci prova in Nba e poi firma per Siena come straniero di coppa; Andre Smith viene cercato ma preferisce farsi ammaliare dalle facoltose sirene russe; per alcune settimane sembra che Gigi Datome si faccia convincere dagli amici Poeta e Gigli ma resta a Roma; si legge di Jonathan Gibson nome forse fatto circolare solo per "spingere" Poeta a ridurre le pretese contrattuali; si dimostra interesse per Matt Howard, Xavier Silas e Terrico White; si parla di Daniele Cavaliero, con l'intenzione di arricchire il parco italiani e puntare al premio della Lega; si tentenna a lungo con Luca Vitali per il rinnovo, ma alla fine vi si rinuncia; si legge di un'offerta fatta a Phil Goss che invece andrà a Roma; Gerald Fitch piace a Sabatini che vorrebbe un giocatore pazzerello ma costa assai; Uros Tripkovic si dice interessato ma poi vuole un'escape per l'Eurolega e alla fine si accasa in Spagna; Juan Fernandez, possibile prestito da Milano, viene provato ma rispedito al mittente; si parla anche di Amedeo Tessitori ma chiede troppo e va a Sassari; Sabatini dice di aver trattato per un mese con l'ex-bandiera fortitudina Stefano Mancinelli; ad un certo punto sembra quasi fatta per JR Bremer; si legge di sondaggi per Antwain Barbour, Ronald Dupree e Kyle Weaver. Altri nomi letti sui giornali sono quelli di Jason Rich, Tamar Slay, Jeffrey Brooks, Leonardo Mainoldi, Christos Tapoutos, Stephane Lasme, Chris Warren, Malcom Delaney (negato da Finelli, a ulteriore dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che molta è farina del sacco dei giornalisti), Rashad Anderson, Andrew Rautins e Alex Acker. Durante la stagione, quando si paventa il taglio di Steven Smith, circola il nome dell'argentino Matias Bortolin come possibile sostituto.
Stagione 2013/14
Nell'estate del passaggio dalla gestione-Sabatini a quella di Villalta, per lungo tempo tiene banco la risoluzione dei rapporti con Poeta e Gigli, entrambi con corposi pregressi ancora da incassare. Appaiono i nomi di Marko Scekic, Scottie Reynolds, Charles Ramsdell, Kim English, Robbie Hummel, Michael Umeh. Per lo strategico ruolo di playmaker si fa a lungo il nome del campione NCAA Peyton Siva, che poi siglerà coi Detroit Pistons. Poi si legge di Jelel Akindele, David Lighty, Jan Clark prima di firmare, dopo una complessa trattativa (avendo il giocatore firmato in precedenza per Venezia), il playmaker ex-MVP di LegaDue Casper Ware, dalle caratteristiche diametralmente opposte a quelle di Siva. Manca ormai solo il back-up del centro e si fanno i nomi di Janar Talts, del cavallo di ritorno Diego Fajardo, del logoro Denis Marconato, dell'irraggiungibile Kenan Bajramovic, dell'ex-Virtus Roma Alexander Czyz e dell'esperto Dejan Ivanov. Nel frattempo si aggrega, in prova per un mese, il serbo Aleksandar Petrovic, che prenderà altre strade al termine di tale periodo. Sembra si voglia percorrere la strada del passaportato e si parla di David Chiotti e Joe Trapani, ma poi si devia su un lungo di passaporto meno costo e prima di inchiostrare Jordan si sentono i nomi di Mindaugas Katelynas, Eric Boateng e Vernon Goodridge. Quando Bechi viene esonerato per far posto a Valli, si cercano un playmaker e un lungo. Per il primo ruolo si parla di Jerry Smith e Andre Collins ma anche di Allan Ray e l'improponibile Sani Becirovic, difatti smentito dalla società, mentre per il secondo si conclude subito con l'ex-gioatorei di Valli Ndudi Ebi. Quando si rompre, per lui stagione finita, Imbrò, corre il nome di David Cournooh.
Stagione 2014/15
Non bastano le fin da subito dichiarate ristrettezze economiche a impedire il fiorire di nomi sui possibili arrivi: siamo ai primi di maggio che già si legge il nome di Kenny Gabriel. Ma il primo nodo da sciogliere è quello del coach: sui media si sente parlare di Paolo Moretti, Piero Bucchi, Alessandro Ramagli, Zan Tabak, Marco Crespi e Sasha Djordjevic, prima del definitivo rinnovo di Valli. Inizialmente si parla soprattutto di giocatori italiani: Luca Campani, in alternativa al compagno di squadra e reparto Mazzola, Brian Sacchetti e Marco Cusin ma anche di Mick Kabongo, Alex Legion e Carlon Brown. Poi mentre Hardy esce dal contratto, Walsh si allontana e Gaddefors si libera, si legge di Russ Smith, Marcello Toppo e Rodney Green. Certa stampa insiste sul ritorno di Angelo Gigli mentre, per problemi economici, per un po' si parla pure di mettere in squadra il prodotto delle giovanili Cattapan. A quintetto ultimato si cerca un esterno esperto e con punti nelle mani: si parla di BJ Elder e Kyle Weaver, prima di mettere nero su bianco con Hazell. Quando a novembre viene risolto contrattualmente il rapporto con Portannese, si leggono i nomi di Giuliano Maresca e dell'ex-prodotto del vivavio virtussino Gabriele Spizzichini come possibli sostituti.
Stagione 2015/16
Dopo la buona stagione precedente si cerca di confermare il maggior numero di giocatori possibile, partendo da capitan Ray. Ci si prova anche con Okaro White e con Jeremy Hazell, che a un certo punto dichiara alla stampa che il rinnovo è fatto al 90% (nonostante la vulgata lo voglia in realtà non amato da Valli che avrebbe fatto poco per trattenerlo), ma il buon campionato li ha lanciati e hanno offerte migliori all'estero. Causa un mercato chiuso abbastanza presto sono poche le voci di mercato: fanno eccezione il paventato ritorno di Matt Walsh, il pretoriano di Valli Ndubi Ebi, Rapahell Gaspardo il cui accordo viene definito quasi fatto, Jamir Wilson, Chris Johnson, Levi Randolph, DJ Newbill e Rion Brown. Quando Ray va sotto i ferri si fanno i nomi dei suoi possibili sostituti: l'ex capo cannoniere Tony Mitchell, Dionte Christmas, John Holland, Andre Dawkins, Julius Jenkins, Darius Johnson-Odom e Jerome Dyson che secondo voci sarebbe stato scartato (Valli dirà più tardi che invece non fu preso per il costo, a sua volta smentito dalla dirigenza). L'arrivo di Fells consuma l'ultimo visto disponibile quindi dopo il suo ingresso in squadra si possono ingaggiare solo giocatori già vistati da altre squadre: si ipotizza lo scambio con Torino Ian Miller-Pendarvis Williams ma quest'ultimo si infortuna e non se ne fa nulla, si parla di Roko Ukic, Bryon Allen, Deividas Dulkys, Zoltan Perl, Alex Urtasun e Chris Goulding. Intanto anche la panchina di Valli scricchiola e si ipotizza l'arrivo di Luca Dalmonte al suo posto, contestato preventivamente da una parte della tifoseria. Davide Varrone viene aggregato alla squadra, dopo l'infortunio di Cuccarolo, ma, in vista della stagione, gli viene preferito Fabiani.
Stagione 2016/17
In un mercato rallentato dall'attesa della certezza della serie in cui si gioca, vengono fatti i nomi di molti ex-prodotti del vivaio virtussino quali Alex Ranuzzi, Riccardo Moraschini, David Brkic ed ex come Marco Portannese. Altri nomi letti sulla stampa, ma probabilmente associati alla Virtus solo perché allenati da Ramagli l'anno prima, sono Dane Diliegro e Mattia Udom. Definito il drappello degli italiani l'attenzione si concentra sugli stranieri: l'ex-fortitudino Ed Daniel smentisce le voci che lo riguardano manco fosse Basile, poi si leggono i nomi di Ravyonte Rice, Derrick Marks, Jeremy Ingram, Bryon Allen, Preston Knowles ed Ebi Ere prima della firma di Umeh. Si ipotizza che resti Michele Vitali, che ha una scrittura privata che lo vincola alla Virtus anche per la seconda stagione, ma poi approda a Brescia. Stessa sorte per Allan Ray, a cui però non viene chiesto di restare e si trova una risoluziione consensuale. In agosto il nuovo americano Kenny Lawson tarda ad arrivare, perché gli uffici CONI sono chiusi "per Olimpiadi", e allora la Virtus ingaggia per qualche settimana Peter Iwendiebo Olisemeka, lungo nigeriano. Durante il campionato, grazie alle disponibilità economiche derivanti dalla sottoscrizione dell'aumento di capitale e vedendo la concreta possibilità di cercare la promozione al primo anno, si decide rinforzare il roster in vista dei play-off: prima della scelta di Stefano Gentile vengono fatti i nomi di Marco Giuri e Marco Spanghero.
Stagione 2017/18
Dopo che per buona parte della stagione precedente si era letto di possibili sostituti di Ramagli nel caso - poi non verificatosi - di mancata promozione con Banchi, Moretti, Bucchi o Esposito e addirittura si era letto di Antonio Cappellari in qualità di presidente operativo, si opta per la conferma di buona parte del roster dell'anno precedente. Durante il campionato si ipotizzano Recalcati, Pancotto, Bucchi ed Esposito in caso di esonero del coach, nonché di Banchi per la stagione successiva. Con Zanetti disposto a spendere sembra che la Virtus sia coinvolta in tutte le trattative in essere: prima ancora che si sia conquistata la promozione sul campo si legge di Luca Vitali, Marcus Landry, Marco Cusin, Kyrylo Fesenko e di Daniele Baiesi nell'area tecnica ma intanto si deve rinunciare a Spissu, nonostante la forte volontà di confermarlo, perché Sassari ne pretende il rientro. Si annuncia Raffaele Ferraro come responsabile marketing ma poi, dopo un paio di mesi, sarà lo stesso interessato a dichiarare che il suo rapporto con la Virtus non è mai veramente iniziato. Poi la stampa spende i nomi di Chris Roberts, Amedeo Della Valle, Tyrus McGee, O.D. Anosike, Ryan Arcidiacono, Marco Giuri, Jake Odum, Eric Maynor, Samardo Samuels, Dominic Waters, Danuel House. La Virtus sceglie per il ruolo di pivot Shane Lawal ma, dopo le visite mediche, non viene ritenuto idoneo. Prima di virare su Slaughter si parla di Colton Iverson, Joey Dorsey, Henry Sims, Alex Stephenson, Larry Sanders e si legge che sarebbero stati proposti Loukas Mavrokefalidis, Dejan Musli, Rakeem Christmas, Alex Poythress e perfino Andrea Bargnani. Si comincia a fare il nome di Christian Burns prima ancora che acquisisca lo status di Italiano, dopo diventa una telenovela col giocatore ripetutamente interpellato dalla stampa vista l'apparente situazione finanziaria critica di Cantù. Fin dall'estate si dice di voler aspettare a chiudere il roster con il "4", anche per capire se davvero è quello il tassello mancante: diventerrà il tormentone del campionato virtussino, dirimendo i tifosi tra chi comprende la scelta societaria e chi la rinnega, invocando ad ogni sconfitta la mancata chiusura del roster. I nomi che si leggono sono inevitabilmente tanti: Edo Muric, Justin Doellman che verrà "riproposto" anche al termine del suo contratto a gettone in Turchia, Robbie Hummel, Kyle Wiltjer, Tyler Cavanaugh. Damian Rudez, Shawne Williams, Anthony Morrow, Chase Budinger, Derek Willis, Tim Quarteman, Jonathan Holmes, Quincy Miller, Austin Daye, Ryan Kelly, Dominique Archie, Devin Oliver, Maurice Ndour, Julian Wright, Deron Washington (di cui un giornalista che era già stato firmato e l'accordo saltato solo per cambio d'idea di Torino), Lamar Patterson, Malcom Miller, Hollis Thompson, Jonas Maciulis e Scotty Hopson. All'esclusione dal roster di Rosselli si legge del possibile ritorno di Simone Fontecchio e Andrea La Torre. Poi dopo l'arrivo di Filippo Baldi Rossi cominciano a circolare anche nomi di playmaker come Tyrese Reece, Beno Udrih, Bryon Allen, Andrea Cinciarini e perfino Keith Langford. Nemmeno i ruoli dirigenziali vengono risparmiati: già a febbraio si parla di Alberani, Trainotti e Coldebella al posto dell'uscente Trovato.