SILVANO PIAZZA

nato a: Modigliana (FC)

il: 26/07/1949

Stagioni in Virtus: 1999/2000 - 2000/012001/02 - 2002/03 - 2007/08

PIAZZA COLPITO DA UN'OGGETTO

archiviostorico.gazzetta.it - 17/06/2001

 

Una giornata di squalifica per il campo, tramutata in una multa di poco meno di 8 milioni. E' il verdetto della giustizia rapida per il lancio di un oggetto contundente che ha colpito Silvano Piazza, il massaggiatore della Kinder a 2' 11" dal termine del terzo quarto. Il danno, si legge nella motivazione dei provvedimenti disciplinari, è stato di lieve entità, tale comunque da far nascere una polemica fra le due società. «Piazza ha subito un trauma cranico con lipotimia (ovvero svenimento) - spiega il dottor Rimondini, medico della Virtus -. Ci riserviamo di effettuare degli accertamenti se ce ne fosse la necessità». Una precisazione non secondaria, visto che da parte Fortitudo è stato sottolineato il fatto che non fossero evidenti gonfiori né escoriazioni. «Mi è stato riferito che Piazza è svenuto - ha sottolineato il dottor Quadrelli, dello staff fortitudino - e lui stesso dice di avvertire dolore». Non si sa, comunque, se Piazza sia stato colpito da una monetina o da un altro oggetto. Alla Fortitudo è stata anche comminata un' ammenda di 1.074.000 lire per offese e lancio di oggetti. Recalcati: «Abbiamo il dovere di crederci»

STA MEGLIO PIAZZA

tratto da Il Resto del Carlino - 18/06/2001

 

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Sta molto meglio, intanto, Silvano Piazza che l'altra sera è rientrato nella sua Forlì. E in Romagna - ha preferito tornare a casa per dormire sopra - Silvano è stato visto al pronto soccorso: sette giorni di prognosi, dopo la Tac, con l'invito a ripresentarsi. Ma la grande paura è passata. A Piazza, masseur capace e gentiluomo del parquet, non era mai capitato di svenire. Sabato invece è accaduto. E forse si è capito che cosa avrebbe potuto colpirlo. Piazza, nonostante lo choc, aveva indicato solo qualcosa di pesante, "Non una moneta, ne ho beccate tante, in passato, fanno meno male".

Una telefonata anonima, di un tifoso che ha detto di trovarsi vicino al lanciatore, ha parlato di una pila. E questo, probabilmente, spiegherebbe perché non è stato trovato nulla. Siete mai scesi in campo a fine gara? È pieno di pile, quelle che di solito usano i fotografi per il loro lavoro. Ecco perché, forse, una pila potrebbe anche non essere stata presa in considerazione l'altra sera.

PIAZZA SI RACCONTA

 

Nato a Modigliana il 26 luglio 1949, Piazza è uno dei più stimati massaggiatori e fisioterapisti sportivi in tutta Italia. Lo dimostra una carriera che l'ha visto in forza alla Libertas Pallacanestro dal 1992 al 1999, poi alla Virtus Bologna dal 2000 al 2003 (con tanto di Scudetto ed Eurolega vinti) e infine alla Mens Sana Siena. "Ho avviato la professione nel 1974 a Dovadola, curando i muscoli dei calciatori, poi il dottor Germano Tesselli mi mise in contatto con l'allora Telemarket di Corbelli e coach Piero Pasini mi accolse a braccia aperte. Da quel giorno è iniziata un'avventura meravigliosa cui non rese affatto onore il doloroso epilogo della cessione dei diritti nel 1999". Silvano vanta una bacheca ricca. "Alla Virtus non mi sono certo mancati gli allori - sorride - quando mi chiamarono lavoravo al Mamabò e inizialmente pensai fosse uno scherzo. Invece era tutto vero. Sono stati anni fantastici, chiusisi nel 2003 per mia volontà: il nuovo patron Sabatini aveva pronto un triennale per me, ma ripartendo dai diritti di Legadue di Castelmeggiore il fisioterapista di quella società si sarebbe trovato senza lavoro per causa mia e io volevo dormire sereno.

PIAZZA, TORNANO LE MANI DEL GRANDE SLAM. "A BOLOGNA AVEVO LASCIATO IL CUORE"

Ha massaggiato la V nera dal 1999 al 2003. ha fasciato e curato Ginobili, Danilovic, Rigaudeau, Jaric e l'omone Griffith.

di Alessandro Gallo - Il Resto del Carlino - 14/08/2007

 

Due mani d'oro. Due mani, verrebbe da dire, da Grande Slam. Un anno fa, di questi tempi, la Virtus riabbracciava Roberto Rimondini, storico dottore della V nera. Da domenica pomeriggio, nella palestra dell'Arcoveggio, si è materializzato Silvano Piazza, masseur della Kinder dal 1999 al 2003. nato a Forlì il 26 luglio 1949, Silvano detto Silvo ha lavorarto una stagione per il Montepaschi Siena, ma Bologna e in particolar modo la Virtus, gli sono rimasti nel cuore.

Piazza, bentornato.

"Lo confesso, appena arrivato in via dell'Arcoveggio m'è venuto un po' di batticuore. All'ingresso è rimasta la foto della conquista dell'Eurolega. Ci sono anch'io, per me è un motivo d'orgoglio".

Dopo Bologna una stagione a Siena.

"Sì, ma la Toscana è distanza. E poi una volta che hai scoperto Bologna, almeno dal punto di vista cestistico, il resto perde interesse. Qua c'è il massimo".

Sicuro?

"C'è un aneddoto curioso: il medico di Siena mi prendeva sempre in giro".

Motivo?

"In pullman non ho mai avuto problemi a dormire. E così è successo anche a Siena. Solo che ogni qual volta, in trasferta, transitavamo dalle parti di Bologna, mi svegliavo. Mi rendo conto che sembra una favola, ma è tutto vero. Con il medico di Siena ridevamo di gusto. Anche se non siamo mai riusciti a dare una spiegazione a questo curioso fenomeno".

A Bologna ritrova anche un coach come Pillastrini.

"Sì, sono felice per questo. Prima di Bologna ho lavorato a Forlì, a casa mia. E per un paio d'anni ho avuto modo di conoscere e apprezzare Stefano. La sua dote migliore è la serenità: con lui abbiamo sempre lavorato  senza pressioni".

C'è un'altra vecchia conoscenza. Almeno per lei.

"Roberto Chiacig. L'ho avuto a Siena, era il capitano di quel gruppo. Sono stato contento di averlo ritrovato".

Sotto le sue mani è passato un certo Ginobili.

"Se è per questo la lista è molto più lunga: vogliamo dimenticare Danilovic, Rigaudeau, Jaric o Griffith? Mamma mia che squadra che avevano allestito".

Altri tempi. Altra Virtus.

"Per me non è cambiato nulla".

Prego?

"Non ho mai fatto distinzioni tra una stella o un ragazzo delle giovanili. È logico che ognuno abbia le proprie esigenze e le proprie piccole manie. Però, per me, i giocatori sono tutti uguali. L'anno scorso ero a Forlì, in B1: bravi ragazzi anche loro. Come tutti gli altri che ho avuto modo di conoscere e apprezzare in tutti questi anni".

Pronto per la nuova stagione?

"Prontissimo. L'altra sera è stato molto bello l'abbraccio della gente. Ho rivisto tanti amici. Poi la cena con la squadra. Adesso posso dirlo davvero".

Dire cosa?

"Per me è stato come tornare a casa, come se il tempo non si fosse mai fermato. E, ripeto, se hai avuto la fortuna, durante la carriera, di poter assaporare il fascino e l'atmosfera di Bologna, tutto il resto passa in secondo piano".

Dove arriverà questa Virtus?

"Sinceramente non lo so e credo sia ancora presto per scoprirlo. Quelli che conosco già, comunque, sono davvero bravi. E questo mi sembra il miglior modo per cominciare questa avventura".