LORENZO DERI

Deri ai tempi delle giovanili (foto tratta da www.virtus.it)

 

nato a: Bologna

il: 16/05/2001

altezza: 188

ruolo: guardia

numero di maglia: 1

Stagioni alla Virtus: 2019/20 - 2020/21

statistiche individuali del sito di Legabasket

palmares individuale in Virtus: 1 scudetto


 

nato a: Sassari

il: 05/05/1995

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PIETRO ARADORI

 

 

nato a: Brescia

il: 09/12/1988

altezza: 196

ruolo: guardia

numero di maglia: 21

Stagioni alla Virtus: 2017/18

biografia su wikipedia

nato a: Sassari

il: 05/05/1995

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PROFILO

di Ezio Liporesi per Virtuspedia

 

Lorenzo Deri, dopo la trafila del settore giovanile, nel precampionato 2019/20 fa il suo esordio in prima squadra.

 

L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA: LORENZO DERI E GABRIELE RUFFINI

Deri e Ruffini, storie di capitani. Faccia a faccia tra i “capigruppo” di Under 16 e Under 18
di Marco Tarozzi - www.virtus.it - 02/11/2018

 

Capitani bianconeri. Quelli delle due formazioni più “grandi” del settore giovanile. Gabriele Ruffini ha i galloni nell’Under 16, Lorenzo Deri nell’Under 18, quest’anno guidate entrambe da Federico Vecchi. Entrambi registi, abituati a pensare, a coltivare con giudizio il loro amore per il basket. Li abbiamo messi a confronto. Stesse domande, risposte molto simili: quelle di due ragazzi che stanno crescendo in un ambiente speciale come il settore giovanile di Virtus Unipol Banca, ne sono consapevoli e cercano di sfruttare al meglio l’occasione. Srotoliamo le loro storie, fatte di passione e dedizione.

Il basket, secondo me…

RUFFINI: “E’ passione, competizione, sfida, possibilità di vincere. Ed è fare squadra. Vivere quotidianamente con i compagni, con gli allenatori, con gente che ama questo sport”.

DERI: “E’ parte della mia vita, è il tanto tempo che gli dedico. Continuo a guardarlo in tv e sul web, per imparare dai migliori. La passione è la stessa di quando facevo i primi tiri al campetto”.

Ecco chi mi ha insegnato ad amarlo.

RUFFINI: “Mio padre, fin da quando ero piccolo. E poi la tv: guardavo le partite della Nba e impazzivo per Lebron James…”

DERI: “Mio padre e mio fratello. Giocavo con lui, da piccolo, mentre papà mi dava le prime nozioni di tecnica. Devo dire che fino a sette anni non l’ho amato particolarmente, il basket. Poi andando a vedere le partite di mio fratello è scoccata la scintilla”.

Da grande vorrei diventare come…

RUFFINI: “Lebron resta il mito, ma se devo fare il nome di un grande cestista europeo, dico Milos Teodosic”.

DERI: “Fin da piccolo mi è sempre piaciuto Kobe Bryant. Per la mentalità da vincente e per la voglia di migliorarsi ogni giorno che ha sempre dimostrato”.

Vi racconto la mia squadra

RUFFINI: “Un gruppo molto unito, anche fuori dal campo. Siamo amici, scherziamo tanto… Sul parquet c’è una buona intesa, e abbiamo un obiettivo comune da perseguire”.

DERI: “Stiamo molto bene insieme, anche nella vita fuori dalla palestra. In campo cerchiamo di migliorare sempre, e nell’ultimo periodo credo che abbiamo fatto passi avanti significativi. Sono onorato di vestire questa maglia insieme a questi ragazzi”.

Capitano, mio capitano…

RUFFINI: “Per me è un grande onore ed una grande responsabilità. Anche perché lo sono diventato già dal primo anno in cui sono arrivato alla Virtus. Mi sento investito d questo ruolo, e cerco in qualche modo di dare un esempio positivo ai compagni”.

DERI: “Esserlo significa prendersi una responsabilità importante. Devo portare avanti il gruppo, guidare i compagni, fare in modo che tutto vada bene in campo. Devo farlo essendo un playmaker, e anche perché mi è stato dato un ruolo importante”.

Quest’anno vogliamo arrivare…

RUFFINI: “Quest’anno noi dell’Under 16 abbiamo obiettivi importanti. Nella passata stagione siamo arrivati tra le prime otto squadre d’Italia. Quest’anno ci sono ragazzi nuovi, vedo molta coesione: secondo me possiamo fare ancora meglio”.

DERI: “Io ho un’enorme fiducia in questa Under 18, che quest’anno ha molti obiettivi importanti. A partire dal fatto che dovrà affacciarsi a una ribalta europea, l’ANGT (n.d.r.. Adidas Next Generation Tournament, torneo organizzato dall’Eurolega, dedicato alla categoria Under 18), dove si gioca ad altissimo livello. In campionato dobbiamo arrivare più avanti possibile, con le finali a otto squadre si fa tutto molto difficile, ma io sono ottimista”.

Sport e scuola. In Virtus, un binomio importante.

RUFFINI: “Tra allenamenti e partite devo trovare il tempo per lo studio. Bisogna organizzarsi, magari non è semplicissimo ma si fa tutto. Io frequento il Liceo Sabin, scientifico sportivo, e non ho mai avuto problemi. Nemmeno di voti”.

DERI: “E’ complicato, certo, ma credo sia anche un percorso vitale. Mi impegno moltissimo a conciliare queste due realtà, che sono la mia vita. Frequento il liceo sportivo, la mia giornata è fatta di pallacanestro e di studio. Finsce una, inizia l’altro, e viceversa. Mi sta bene così”.

La Porelli è il posto giusto per trovare grandi maestri.

RUFFINI: “Il mio primo allenatore è stato Cristian Fedrigo, che mi ha fatto migliorare tanto, anche dal punto di vista del carattere. Da Under 15 ho iniziato a frequentare anche il gruppo più grande, dove ho trovato Giordano Consolini con cui ho lavorato molto per sviluppare la mentalità cestistica. Da quest’anno sto proseguendo il mio percorso di crescita sotto la guida di Federico Vecchi”.

DERI: “Ne ho conosciuti tanti. Quasi tutti. Ho iniziato con Fedrigo, poi si è aggiunto Sanguettoli, quindi Consolini, e da qualche anno mi segue Federico Vecchi. Per crescere, ho avuto a disposizione il top del top…”

Domani sarò…

RUFFINI: “Spero di arrivare il più possibile in alto, ma senza mai dimenticare che la pallacanestro mi diverte. Divertirmi resterà una condizione: da quando ho iniziato sento la gioia di giocare a basket, non dovrà mai svanire”.

DERI: “Oggi penso a vivere il mio basket giorno per giorno, cercando di migliorare in palestra ad ogni allenamento, provando a dare il massimo. Il prossimo anno mi aspetta un crocevia fondamentale, e spero di poter continuare ad esprimermi nel mondo dei senior”.

Virtus significa…

RUFFINI: “Penso ai trofei vinti, che sono simbolo di una mentalità vincente. Penso a una storia gloriosa, a una società che è simbolo della pallacanestro italiana. Penso ad anni vincenti e meravigliosi. Essere qui significa sentirsi parte di qualcosa di grandioso e unico”.

DERI: “Conosco la storia bianconera, e l’importanza che ha questa maglia. Ogni volta che scendo in campo ho il dovere di rispettarla, di onorarla. Essere qui è qualcosa di speciale”.

 

BIANCHINI E DERI CON LA NAZIONALE AL TORNEO DELL'AMICIZIA UNDER 15

tratto da www.virtus.it - 06/07/2016

 

Dopo averli visti all’opera durante il collegiale di Roma, dal 30 giugno al 6 luglio, coach Antonio Bocchino ha scelto i dodici azzurri che partiranno alla volta di Melilla, in Spagna, per disputare con la Nazionale Under 15 maschile il Torneo dell’Amicizia, quadrangolare in cui dall’8 al 10 luglio l’Italia incontrerà Spagna, Grecia e Francia.

Nel gruppo, due portacolori di Unipol Banca Virtus. Si tratta di Lorenzo Bianchini e Lorenzo Deri, entrambi classe 2001, che hanno disputato la stagione 2015/2016 con la formazione Under 15 guidata da Giordano Consolini, che ha disputato la Finale Nazionale di categoria a Bassano del Grappa raggiungendo i quarti di finale contro i padroni di casa dell’Orange1 Bassano. Sfortunato Matteo Nicoli, anche lui presente al collegiale di Roma e costretto a rientrare anzitempo a causa di un infortunio.

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11/07/2016

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Per gli Azzurri, dopo il successo all'esordio con la Francia, sono arrivate le due sconfitte con Spagna e Grecia, chiudendo così il torneo al terzo posto. Esperienza fondamentale per entrambi i giovani bianconeri, con Deri che nella partita contro la Grecia è risultato il top scorer con 23 punti.

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Italia - Francia        77-74            Deri 2, Bianchini n.e.

Spagna - Italia        73-61            Deri 11, Bianchini.

Italia - Grecia          63-76            Deri 23, Bianchini 4.

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DERI E NICOLI, DOPO I QUATTRO DI EURO UNDER 16: LA VIRTUS SI VESTE D'AZZURRO

tratto da www.virtus.it - 22/11/2016

 

Lorenzo Deri e Matteo Nicoli, portacolori della squadra Under 16 di Virtus Unipol Banca, sono stati convocati dal Settore Squadre Nazionali per il raduno della Nazionale Under 16 guidata da Antonio Bocchino, in programma a Roma dal 3 al 7 dicembre 2016 e in vista del successivo Torneo Internazionale che si svolgerà a Iscar, in Spagna, dall’8 al 10 dicembre 2016, al quale prenderanno parte 12 dei 14 giocatori convocati.

Ancora gioie colorate d’azzurro per la Virtus, che già ha registrato la chiamata di quattro giocatori della prima squadra all’Europeo Under 18 di Samsun. Si tratta, come è noto, di Tommaso Oxilia, Alessandro Pajola e Lorenzo Penna per l’Italia, e di Danilo Petrovic chiamato dalla Serbia. Il Settore Squadre Nazionali, in vista dell’appuntamento in Turchia, ha convocato Oxilia, Pajola e Penna anche per le attività di preparazione al torneo continentale dal 27 al 29 novembre al Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa.

DERI E NICOLI CONVOCATI IN AZZURRO PER IL TORNEO UNDER 16 DI ISCAR

tratto da www.virtus.it - 07/12/2016

 

Ci sono due giocatori di Virtus Unipol Banca Under 16, tra i dodici convocati nella Nazionale di categoria che affronterà, agli ordini di coach Antonio Bocchino, il Torneo di Iscar, in Spagna, dall’8 al 10 dicembre. Si tratta di Lorenzo Deri e Matteo Nicoli, classe 2001, elementi del gruppo Under 16 bianconero guidato da Giordano Consolini.

La Nazionale partirà mercoledì 7 dicembre per Iscar, per affrontare la manifestazione nella quale si confronterà con le squadre di Spagna, Castilla y Leon e Turchia. Gli Azzurri esordiranno l’8 dicembre (ore 18) contro la Turchia.

L’INTERVISTA DELLA SETTIMANA: DERI E NICOLI

Deri e Nicoli, cartoline azzurre

di Marco Tarozzi - www.virtus.it - 14/12/2016

 

E’ stata una settimana colorata d’azzurro, per Lorenzo Deri e Matteo Nicoli, portacolori della squadra Under 16 di Virtus Unipol Banca. I due bianconeri, che alla Porelli sono affidati agli insegnamenti di Giordano Consolini, hanno preso parte al raduno della Nazionale Under 16 dal 3 al 7 dicembre a Roma, per poi venire selezionati tra i 12 portacolori dell’Italia al Torneo di Iscar, in Spagna.

Gli azzurri hanno incontrato nell’ordine i pari categoria della Turchia, con cui hanno perso di 7 punti restando punto a punto fino all’intervallo lungo (12 punti di Nicoli e 9 di Deri), poi sono stati sconfitti più nettamente dalla Spagna (Deri 15, Nicoli 4), infine hanno avuto la meglio, altrettanto nettamente, sulla rappresentativa di Castiglia e Leon (Nicoli 19, Deri 13). Per i due giovani talenti della Virtus, l’occasione di mettersi alla prova a livello continentale, e con una canotta azzurra sulle spalle.

Dal punto di vista dell’esperienza personale, cosa ha rappresentato per voi il Torneo di Iscar?

DERI – “Sono stati giorni fantastici, un’esperienza ottima. Non solo dal punto di vista tecnico, anche da quello extrasportivo. Ho trovato compagni di squadra fantastici, uno staff preparatissimo. Tutti mi hanno aiutato a calarmi in questa realtà, e mi ci sono trovato subito a mio agio”.
NICOLI – “E’ stata certamente una parentesi bellissima ed importante. Io poi l’estate scorsa mi ero fatto male e avevo dovuto saltare l’appuntamento con una chiamata in azzurro. Ci ero rimasto male, un po’ demoralizzato, ma mi sono allenato con impegno per guadagnarmi una nuova opportunità. Questo torneo è stato una sorta di premio, almeno l’ho vissuto in questo modo e mi ha dato una soddisfazione immensa”.

Il gruppo azzurro raggruppava i migliori prospetti italiani della vostra età. Come vi ci siete trovati?

DERI – “Molto bene. Poi magari sul campo come gruppo non abbiamo sempre avuto l’atteggiamento migliore che si potesse mostrare. Ci abbiamo messo impegno, ma forse avremmo potuto lottare di più, gli avversari spesso sono stati più furbi di noi, si sono mossi con maggior scaltrezza. Probabilmente siamo meno abituati dei turchi o degli spagnoli a giocare a certi livelli”.
NICOLI – “Molto bene. Abbiamo legato in fretta, e del resto molti di quei ragazzi li conosco da tempo. Siamo andati subito d’accordo, in campo e fuori. E’ nata una buona alchimia”.

Il Torneo di Iscar vi ha messo di fronte a diverse realtà del basket europeo. A che livello le avete trovate?

DERI – “Altissimo, soprattutto dal punto di vista fisico. E pensare che noi credevamo di essere una squadra abbastanza fisica, invece gli altri hanno spesso dimostrato di esserlo di più. Dal punto di vista tecnico mi aspettavo di dover fronteggiare squadre così forti, sono davvero molto preparati”.
NICOLI – “Molto alto, sicuramente. E abbiamo cercato di arginare la forza degli avversari, soprattutto degli spagnoli, cercando di trovare un discreto affiatamento, un vero gioco di squadra. Loro sono davvero molto forti, ma anche questi confronti sono importanti, ci aiutano a crescere, ci serviranno per il futuro”.
Giocare con la canotta dell’Italia è un grande stimolo. Benzina per affrontare il futuro…

DERI – “Credo davvero che questa convocazione mi abbia aiutato molto, così come l’esperienza che ho maturato sul campo. Da tutti i punti di vista. Ora torno in palestra ad allenarmi con una ricchezza in più, e cercherò di non disperderla. Ne faccio tesoro guardando avanti, perché la strada è ancora lunga”.
NICOLI – “E’ stata una bella avventura, torno a Bologna con ancora maggior voglia di fare, con tanta energia da spendere in palestra. E mi impegnerò anche per tornarci, in azzurro”.

 

LORENZO DERI CONVOCATO IN NAZIONALE UNDER 18

tratto da www.virtus.it - 20/02/2018

 

C’è anche Lorenzo Deri tra i convocati al raduno della Nazionale Under 18, in programma a Roma, che si concluderà con la partita amichevole che la rappresentativa azzurra giocherà contro la selezione americana Under Armour IMG Academy, in programma il 27 febbraio. Il giovane play-guardia di Virtus Unipol Banca, classe 2001, sarà a disposizione di coach Andrea Capobianco a partire dal 25 febbraio.

Per lo stesso raduno era stato selezionato anche il play bianconero Roberto Chessari, che in quanto infortunato ha dovuto rinunciare alla chiamata.

DERI E TINTORI IN NAZIONALE UNDER 18

tratto da www.virtus.it - 25/02/2019

 

Due portacolori della formazione Under 18 di Virtus Unipol Banca si vestono d’azzurro. Si tratta di Lorenzo Deri e Tommaso Tintori, che ancora una volta rispondono ad una chiamata del Ct azzurro Antonio Bocchino, per vestire la canotta dell’Italia in occasione della Coppa Carnevale, torneo internazionale riservato alla categoria Under 18, in corso di svolgimento a Piombino. I due bianconeri debutteranno domani alle 21 contro l’Ucraina, e giocheranno ancora alla stessa ora il 27 contro la Slovenia ed il 28 contro la Grecia. L’1 e il 2 marzo, il torneo prevede semifinali e finali.

 

L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA: LORENZO DERI E TOMMASO TINTORI

tratto da www.virtus.it - 08/03/2019

 

Una manifestazione che è una vera e propria classica della pallacanestro giovanile, da quest’anno dedicata alle rappresentative nazionali. E due portacolori di Virtus Unipol Banca a vestire l’azzurro, in un’occasione così importante. E non è tutto, perché la 30a edizione della Coppa Carnevale, a Piombino, ha visto gli azzurrini dell’Under 18 chiudere al primo posto, in un torneo impreziosito dalla presenza di rappresentative del valore di Ucraina, Slovenia e Grecia.

Per Lorenzo Deri, capitano del gruppo Under 18 di Virtus Unipol Banca, e Tommaso Tintori, suo compagno di squadra in bianconero, un’esperienza importante ed indimenticabile. E a parlarcene è proprio l’ala nativa di Pescia, classe 2002, alla sua prima convocazione con la rappresentativa di questa categoria, pur essendo nel giro azzurro ormai da quattro stagioni.

Tommaso, un viaggio nella tua Toscana che ti ha regalato belle soddisfazioni…

“E’ stato tutto fantastico. Anche perché non ci aspettavamo di vincere il torneo, sinceramente. Avevamo alle spalle quattro allenamenti collegiali, non si può dire fossimo rodati, ma l’alchimia è scattata in fretta. E con la mentalità giusta si possono raggiungere obiettivi importanti, anche di fronte ad avversari di qualità notevole”.

Cinque partite, una sola sconfitta nella prima fase, di misura contro la Grecia. Un successo sull’Ucraina e due sulla Slovenia, compreso quello nella finale.

“Sì, ce la siamo cavata bene. E partita dopo partita abbiamo sentito crescere quel senso di aggregazione che fa di un gruppo di giocatori una squadra vera. Ci siamo divertiti”.

In azzurro ti sei ritrovato col tuo capitano, Lorenzo Deri.

“E’ stato importante. Con lui c’è un ottimo rapporto, e in Nazionale siamo stati come due fratelli. Normale, quando entri in un gruppo nuovo conosci ragazzi che non avevi mai frequentato, e ti attacchi un po’ a quelli con cui hai familiarità. Lorenzo è il mio capitano in Virtus, un punto di riferimento. Anche in Nazionale mi sono appoggiato molto a lui. E abbiamo portato un po’ di bianconero in azzurro, con tanta voglia di giocare, di rendere sempre al massimo”.

Per te è stata la prima chiamata in Under 18, nonostante tu debba ancora compiere 17 anni. Non la prima volta in azzurro, però.

“Nel giro sono entrato tre anni fa, sempre da “sotto età” nell’Under 16. Ricordo bene quella prima volta, era il raduno prima dell’Europeo di categoria, a Roseto degli Abruzzi, e poi ci trasferimmo a Podgorica per giocare il torneo. Un’esperienza emozionante. Vestire la maglia azzurra è un onore, il sogno di ogni ragazzino che si innamora della pallacanestro. Anche questa è stata una prima volta, e le emozioni restano intense”.

Un’Italia in formazione, dicevi. Questo successo alla Coppa Carnevale è stato certamente un collante.

“Sta nascendo un bellissimo gruppo, sia in campo che fuori. In questa occasione mancavano diversi giocatori, ma abbiamo dato il massimo e quando ci saranno tutti quanti ne uscirà anche una bella squadra, ne sono convinto”.

Puoi dire altrettanto dell’Under 18 bianconera, di cui fai parte?

“Certo, è davvero un’ottima squadra. Quest’anno, con la nuova formula, è tutto più impegnativo. Abbiamo avuto anche qualche inciampo, ma stiamo crescendo bene. Per me è un ottimo percorso, estremamente formativo”.

Che comprende anche la vita di foresteria, qualcosa che completa la crescita di un giocatore, anche dal punto di vista umano.

“E’ tutto più complesso, si capisce. Sei lontano da casa, dai familiari. Devi imparare ad arrangiarti da solo anche nelle piccole cose. Io vivo questa esperienza in modo intenso, la società mi ha dato fiducia puntando su di me, offrendomi questa possibilità, e io intendo ripagarla nel migliore dei modi. Mi sento responsabilizzato. In foresteria cresci sicuramente più in fretta, a 14 o 15 anni devi imparare a fare cose che altri fanno a venti. Sono avvantaggiato, in questo. Prima di tutto perché alla Virtus sento intorno una grande capacità organizzativa, secondo perché mio fratello è già passato da un’esperienza simile, e mi ha dato buoni consigli”.

Fai già pensieri sul “dopo”, su quando il percorso nel settore giovanile sarà terminato?

“Mi è già capitato di fare qualche allenamento con la prima squadra, è tutto un altro mondo. Ma il percorso che sto completando è molto formativo, soprattutto qui in Virtus. Devo pensare a migliorare più che posso, senza ragionare di quello che sarà tra uno o due anni. Penso a questo mondo bianconero in cui sono immerso, penso al presente”.

E intanto ti godi questo bel successo in azzurro.

“Sì, insieme a Lorenzo. Capitano non per caso…”

 

 

Deri contro Udine nella finalina al Torneo di Lignano Sabbiadoro, gara in cui ha messo a segno una tripla (foto tratta da www.virtus.it)

3x3 U18 WORLD CUP, LORENZO DERI CONVOCATO IN AZZURRO

tratto da www.virtus.it - 22/05/2019

 

C’è anche Lorenzo Deri, portacolori della formazione Under 18 di Virtus Unipol Banca, tra i convocati per la squadra azzurra che prenderà parte alla FIBA 3×3 U18 World Cup, in programma dal 3 al 7 giugno in Mongolia. Il play bianconero è stato convocato dal tecnico della Nazionale, Andrea Capobianco, insieme a Beniamino Basso (Antenore Energia Padova), Marco Borsetto (Petrarca Padova) e Simone Doneda (Dolomiti Eenergia Trento).

Le squadre partecipanti alla rassegna, oltre all’Italia, sono Argentina, Bielorussia, Brasile, Cina, Estonia, Georgia, Giordania, Kazakhstan, Kyrgyzstan, Lettonia, Mongolia, Rep. Dominicana, Romania, Russia, Slovenia, Stati Uniti, Turchia, Turkmenistan, Ucraina. La Nazionale azzurra è stata inserita nel Girone A con Cina, Giordania, Slovenia, Turchia.

Ecco il programma delle partite del Girone A, che si svolgeranno a Ulaanbaatar (in ora italiana. Diretta canale You Tube FIBA 3×3)

4 giugno. 8:00 Italia-Giordania, 9:30 Turchia-Italia

6 giugno. 7:40 Italia-Cina, 9:10 Slovenia-Italia

7 giugno. Eventuali Quarti, Semifinali e Finali

Deri si appresta a segnare il primo punto in serie A (foto di Bianca Costantini di 1000 Cuori Rossoblu)

LORENZO DERI CONVOCATO PER IL RADUNO DELLA NAZIONALE UNDER 20

tratto da www.virtus.it - 22/01/2020

 

Lorenzo Deri, playmaker classe 2001, è stato convocato per il raduno della Nazionale Italiana Under 20, che si terrà a Casale Monferrato il 27 e 28 gennaio.

LORENZO DERI, GIOVANE PROMESSA DELLA VIRTUS SEGAFREDO, SI RACCONTA: "GIOCARE IN PRIMA SQUADRA, DOPO ESSERE CRESCIUTO IN VIRTUS, È UNA EMOZIONE BELLISSIMA"

di Lorenzo Gaballo - 1000cuorirossoblu - 01/05/2020

 

Il Settore Giovanile della Virtus Segafredo è uno dei più affermati in Italia e, anno dopo anno, sforna giocatori di talento. Basta pensare a Belinelli che è cresciuto cestisticamente in Virtus oppure a Penna, Oxilia e Pajola. Tra le giovani promesse, però, c’è anche Lorenzo Deri, play/guardia bolognese classe 2001 che, dopo la trafila del Settore Giovanile, proprio in questa stagione ha fatto il suo debutto in prima squadra.

Ciao Lorenzo, come stai e in che modo stai affrontando questa quarantena?

“Sto bene, in questo periodo riesco ad allenarmi tutti i giorni sia sul fisico che nel ball-handling. Ho anche un canestro che non uso molto perchè non sempre è ad altezza regolare essendo in giardino. Poi, siccome quest’anno ho la maturità, sto sfruttando il tanto tempo a disposizione per studiare”.

Come è nata la passione per il basket?

“Ho cominciato ad appassionarmi della pallacanestro ad otto anni, giocavo già da qualche anno ma non era ancora la mia passione. Seguendo poi mio fratello che giocava nel settore giovanile della BSL San Lazzaro è scoppiato l'amore.

Il tuo debutto è avvenuto ad inizio ottobre durante una partita di EuroCup. Vuoi raccontarmi le emozioni che hai provato in quel momento?

“Giocavamo contro il Maccabi Rishon. Non me lo aspettavo perchè non avrei dovuto prendere parte a quella partita ma, visto che qualcuno si era infortunato, sono sceso in campo nel quarto periodo. E’ stata una emozione bellissima perchè, dopo aver fatto tutto il settore giovanile in Virtus, sono arrivato in prima squadra. All'inizio ero un po' teso ma, minuto dopo minuto, sono riuscito a concentrarmi e a dare il massimo per fare bene”.

Quanto è stato importante per te poter far parte del Settore Giovanile della Virtus Bologna?

“E’ stato un onore aver fatto tutta la trafila del Settore Giovanile bianconero. Ho avuto la fortuna di avere tanti allenatori molto competenti come Fedrigo che ora mi allena in Serie A, Giordano, Sanguettoli e Vecchi. Ognuno di loro è stato fondamentalenel mio percorso di crescita”.

In questa stagione hai giocato con campioni del calibro di Teodosic e Markovic, quanto hai imparato da loro?

“Giocando in prima squadra sto imparando molte cose. Teodosic e Markovic, oltre ad essere dei campioni, sono anche delle ottime persone sia all’interno che all’esterno del campo da gioco perchè danno molti consigli e cercano di coinvolgere molto i compagni sia in partita che negli allenamenti. L’avere, poi, come coach Sasha Djordjevic, ex playmaker di altissimo livello, mi ha aiutato molto".

Che aspettative hai per il futuro?

“Il mio obiettivo è sempre stato quello di migliorare il più possibile ed essere la miglior versione di me stesso. Penso sia molto importante darsi dei piccoli obiettivi anno dopo anno perchè solo così si può raggiungere il proprio massimo livello. Sono cresciuto guardando l’NBA ma con il passare del tempo ho cominciato a sognare anche di arrivare in Eurolega”.

Hai dei modelli a cui ti ispiri anche al di fuori della pallacanestro?

“Il mio idolo è sempre stato Kobe Bryant perchè aveva una mentalità incredibile. Come giocatore, invece, faccio fatica a trovare un nome perchè cerco di prendere spunto un po’ da tutti i playmaker. Ho anche la fortuna di avere come compagno Milos Teodosic  dal quale sto imparando molto”.

Guardi anche ad un futuro al di fuori della pallacanestro?

“Si, sono sempre andato bene a scuola e, dopo che avrò conseguito la maturità, è mia intenzione intraprendere un percorso universitario in modo da poter avere un piano B. Il mio obiettivo è sicuramente quello di portare avanti studio e pallacanestro assieme”.

Quali sono le tue passioni al di fuori del campo da gioco?

“Il basket è l’hobby che mi fa passare del tempo. Oltre a giocare, guardo molte partite studiando i giocatori e cercando di imparare sempre cose nuove”.

Un saluto ai tifosi?

“Saluto tutti. Una volta finito tutto questo sarà importante partire con il piede giusto e sarà fondamentale poter avere ancora il loro supporto”.