FILM SULLA VIRTUS

Tutto il Palazzo

Bologna 2156: ritorno a Basket City

di Emilio Marrese – 2018

 

Bologna, Anno 2156. Il mondo è al buio, la città semi-abbandonata, il vecchio palasport un rudere in zona proibita. In una società che ha vietato per legge lo sport, la musica e ogni forma di sentimento civile, politico e religioso, due stravaganti scienziati tentano di salvare il pianeta trasformando in energia le passioni perdute: quelle emozioni provate dalle loro cavie umane rivivendo i momenti topici nella storia del Palasport di Bologna… L’epopea di Basket City, le scintille del Derby, gli scudetti, i leggendari incontri di boxe e tennis, i trionfi della pallavolo. Ma anche i concerti delle grandi star, gli spettacoli teatrali e gli storici raduni politici.  "Tutto il Palazzo" è una divertente e originale docomedy, a metà tra documentario e commedia: un percorso eccitante e commovente nella memoria di una città – di cui il PalaDozza è un organo vitale - ricco di immagini di archivio rare e preziose. Chi non ha mai visto giocare grandi campioni del passato come Schull, Driscoll, Mc Millen o Fultz ne avrà solo in questo modo l'opportunità grazie ai reperti introvabili anche su youtube. E lo stesso dicasi per le esibizioni al PalaDozza di Roberto Benigni, Luciano Pavarotti, Lucio Dalla, Francesco Guccini, Bruce Springsteen, Vittorio Gassman, Nino Benvenuti, Francesco Cavicchi, Dante Canè, John McEnroe, Bjorn Borg, Rod Laver, Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e tantissimi altri, senza dimenticare i comizi e i raduni storici politici e religiosi.
 



Dear Cochise

A free man, a free spirit

di Guido Passi - 2022

 

A vent’anni la vita era un libro pieno di pagine bianche tutte da scrivere. Mi sentivo invincibile e forse, sotto alcuni aspetti, lo ero davvero. Mi divertivo, non mi facevo mancare niente. Giravo con la mia moto in lungo e in largo, facendomi ispirare dall’umore della giornata appena iniziata. Le donne mi adoravano e io adoravo loro. E poi: giocavo a basket! E quando la folla esultava al mio ennesimo canestro, sentivo veramente di stare in cima al Mondo; là, da dove nessuno mi avrebbe mai fatto scendere.

Ma è vero quello che dicono, che la vita è qualcosa che ti capita quando sei impegnato a programmare tutt’altro. Che ogni volta che salti per tirare la palla a canestro, non importa quanto alto sai andare, prima o poi la gravità ti riporta giù, con i piedi per terra. 

"Dear Cochise è un viaggio dell’eroe, che attraverso gli elementi biografici del cestitsta John Fultz (astro della Virtus Bologna negli anni Settanta) porta alla luce le evoluzioni interiori di questo grande atleta, travolto sia dal successo che dal fallimento. Un’ascesa, un declino e una (mezza) redenzione, in quella che, alla fine, è la storia di un uomo che viene a patti con le proprie contraddizioni. Attraverso delle lettere che il protagonista scrive, via via nel corso delle sue vicende - alla famiglia, agli amici e alla fidanzata - ci caleremo in una dimensione interiore e intima del personaggio, in equilibrio tra le interviste ai testimoni dell’epoca (che conducono lo spettatore nei luoghi delle vicende) e alcune ricostruzioni in fiction. Il tutto, condito con una colonna sonora dalla forte personalità, che ci ri-proietta immediatamente nelle atmosfere rocambolesche degli anni Settanta".
 

 

 

 

Virtus Tortellini Chet

di Dario Grisanti - 2020
 
L'incredibile storia di Giorgio Bonaga